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Bettini beffato in volata dal norvegese Arvesen. Pinotti conserva la maglia rosa Non ce l'ha fatto Paolo Bettini a cogliere la vittoria nell'ottava tappa del Giro d'Italia. Il toscano campione del mondo è stato battuto in volata dal norvegese Kurt Asle Arvesen del team Csc nella frazione di gara di 200 chilometri, da Barberino di Mugello a Fiorano Modenese, caratterizzata da un percorso impegnativo nella prima metà della gara (due i gran premi della Montagna). Sul traguardo Arvesen ha regolato un gruppetto di circa venti corridori andato in fuga al 24.mo chilometro e ha preceduto Bettini con una progressione ai 150 metri che ha annullato un tentativo di scatto dalla distanza di Emanuele Sella, del team Panaria. Marco Pinotti del team T-Mobile è arrivato con il gruppo a 4'19" da Arvesen e Bettini conservando la maglia rosa di leader della classifica. Il kazako Assan Bazayev del team Astana si è piazzato terzo davanti al russo Evgeni Petrov (Tinkoff), allo spagnolo Dionisio Galparsoro Martinez (Euskaltel), allo statunitense George Hincapie (Discovery Channel) ed agli italiani Alessandro Spezialetti (Liquigas) e Rinaldo Nocentini (Ag2R Prevoyance). Nono Sella, seguito dallo spagnolo David Arroyo (Caisse d'Epargne). Tra i ciclisti riusciti a portare a termine la fuga odierna da sottolineare il quindicesimo posto di Andrea Noè: il veterano della Liquigas ha ridotto ad appena 28" il suo distacco dalla maglia rosa. Nella classifica generale Pinotti ha ora un vantaggio di 54" sul kazako Serguei Yakovlev (Astana), mentre Marzio Bruseghin e lo spagnolo Francisco Vila Errandonea - gregari di Damiano Cunego nel team Lampre - sono rispettivamente staccati di 1'06" e 1'10". Danilo Di Luca (Liquigas) ha un ritardo da Pinotti di 4'12", mentre Cunego è a 5'06" dal leader della Corsa Rosa. «Èstato un grande sforzo ma la vittoria non è arrivata», ha commentato Bettini ai microfoni Rai poco dopo aver tagliato il traguardo. «Se si fa un confronto su come stavo tre giorni fa il mio Giro l'ho già vinto; peccato per oggi, io ci provo in tutti i modi. Nel finale sapevo che mi avrebbero messo in difficoltà. Sono partito ai 500 metri e ho staccato tutti tranne Arvesen, che è un discreto velocista. Ho voglia di vincere e ci proverò dappertutto». Domani la nona tappa del Giro d'Italia porterà da Reggio Emilia a Lido di Camaiore su un percorso di 177 chilometri. Come accaduto oggi la partenza sarà in salita, a pendenze moderate ma continue. Il gruppo dovrà faticare infatti per tutti i 71 chilometri che porteranno sul gran premio della montagna di Passo del Cerreto, un seconda categoria preceduto da una decina di chilometri di discesa. Dopo l'ultima asperità di giornata, che segnerà il passaggio nella provincia di Massa Carrara, ci saranno altri trenta chilometri di discesa verso Aula. Quindi, fino al traguardo, si correrà in pianura con diversi tratti di discesa attraversando Sarzana, Marina di Massa (traguardo volante), Forte dei Marmi, Pietrasanta e Viareggio. La tappa, che si chiuderà a Lido di Camaiore (Lucca) è aperta a fughe dalla distanza, arrivo a ranghi compatti o scatti nel finale. |