Touch screen al debutto

di Mario Cianflone

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28 giugno 2007


Debutta l'iPhone. Negli Stati Uniti però. E dunque il resto del mondo dovrà ancora pazientare prima di beneficiare della rivoluzione annunciata - e tutta da dimostrare - del telefonino con la mela morsicata. E in questa trepidante attesa, quelle che magari non intendono aspettare l'arrivo del gioiello di Steve Jobs, cosa possono fare per mettersi in tasca un cellulare senza tasti, un telefonino tutto schermo (o quasi) sensibile al tatto, giusto per sembrare più avanti degli altri, più cool dei comuni mortali che gli sms li mandano con la multipressione della tastiera e senza t9? Semplice, possono comprarsi un Prada Phone by Lg, tanto bello e modaiolo, quanto deficitario sul piano dell'ergonomia e della praticità d'uso, oppure un raffinato Htc Touch, appena nato, ben costruito e basato sul recente sistema operativo Windows Mobile 6. È dunque un vero è proprio Pda/Smartphone con disponibile una enorme libreria di programmi a pagamento, ma anche in shareware e in freeware.

Che si propenda per il liscio, squadrato e molto femminile Prada Phone o per il vellutato e rotondetto Htc Touch, una cosa deve essere chiara: entrambi sono meno pratici di un normale telefonino con tastierina. Forse è solo una questione di abitudine all'utilizzo ma la comodità non è sempre il loro forte. Va detto, però, che l'Htc con il suo sistema ibrido, tocco delle dita più pennino, è quello che ci ha convinto di più. Al contrario, per essere operativi con il Prada, che è un touch phone puro, vero iPhone ante litteram, è d'obbligo un'attenta e minuziosa lettura del manuale di istruzione. Il telefonino italo-coreano è «bello bello in modo assurdo», come direbbe il Ben Stiller di Zoolander, ma è un po' complicato da usare, dà quasi l'idea di essere il cellulare per la donna manager fashion victim che poi le telefonate le fa fare alla segretaria. Il diavolo dunque torna a vestirti con Prada ma non riesce a fare una chiamata o a mandare un sms senza digrignare i denti per il nervosismo. L'Htc, coreano, è invece nettamente più intuitivo nell'uso e gli spigoli arrotondati lo rendono più maneggevole anche se è un po' più ingombrante e pesante del Prada.

Per entrambi è d'obbligo provvedere a proteggere il display sensibile al tocco. È infatti questo il punto debole dei nuovi telefonini touch screen. Non a caso Apple che sull'iPhone si gioca parecchio, dovrebbe aver provveduto a montare una superficie di protezione per garantire la necessaria affidabilità e le tenuta estetica. Già, perché se i touch phone saranno davvero una rivoluzione, paragonabile al passaggio nei pc dalle interfaccia a caratteri a quelle grafiche, è indispensabile che i prodotti siano robusti e durino magari più di sei mesi.

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