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Amie Street, la musica indipendente fa concorrenza a iTunes

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4 luglio 2007

Nella musica online esiste un'alternativa al file sharing e ai prezzi poco accessibili dei negozi on line: stiamo parlando di Amie Street, un portale di musica indipendente che ha registrato un ottimo successo negli Stati Uniti e che proprio in questi giorni ha compiuto un anno di vita. Amie Street, come tanti altri siti, offre agli artisti la possibilità di uploadare i propri album o le proprie canzoni e di venderle poi al pubblico. Ma non solo: sulla scia di Google, il sito è governato da un algoritmo, in base al quale più una canzone è acquistata più aumenta di prezzo, sino a un tetto massimo di 98 centesimi per brano (guarda caso un centesimo in meno del celebre ITunes Store).

L'idea è quella di favorire al massimo la diffusione di canzoni scritte da gruppi esordienti o alle prime armi: i brani appena immessi su Amie Street possono essere scaricati gratuitamente ma, man mano che il pubblico li apprezza, il loro prezzo comincia a salire, e quando un pezzo raggiunge i 30 cents può già essere considerato una hit di un certo livello. In ogni caso tutte le canzoni possono essere ascoltate per intero prima dell'acquisto e, una volta scaricate, possono essere lette da qualsiasi player MP3, senza protezioni DRM o cose simili. Il portale è anche pensato come una vera e propria community web 2.0: gli utenti possono comunicare fra di loro e segnalarsi a vicenda canzoni, gruppi e opinioni.

Amie Street permette anche di giocare a fare i talent scout musicali: ogni iscritto ha a disposizione un certo limitato numero di raccomandazioni. Se il gruppo o il cantante segnalati hanno in seguito successo, l'utente riceve un credito corrispondente che può utilizzare nell'acquisto di altre canzoni. La formula non è però conveniente solo per gli appassionati di musica ma anche per gli artisti esordienti: la registrazione e l'upload dei brani su Amie Street sono gratuiti, e il portale non reclama nessun diritto di esclusiva. Inoltre il 70% degli incassi è versato direttamente ai gruppi, una volta superata una soglia molto bassa (appena 5 dollari).

Come in tante altre storie di successo su Internet, il portale è stato fondato da 3 giovani studenti, che si sono conosciuti alla Brown University (Rhode Island) e hanno deciso di investire in questo progetto. L'esordio non è stato semplicissimo, perché inizialmente il catalogo di artisti era molto limitato. Ma in un anno la situazione si è capovolta: Amie Street oggi ospita più di mille gruppi e i download hanno superato quota mezzo milione, tanto da attirare perfino l'attenzione del Wall Street Journal. Anche musicisti famosi sulla scena americana come le Barenaked Ladies, Master P, Romeo e i Meat Puppets hanno iniziato a vendere i loro album sul portale. Per festeggiare il primo anno di vita Amie Street regalerà ai suoi primi 5mila abbonati un credito di 2.50 dollari e cinque raccomandazioni.

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