Marco Biagi, cinque anni dopo la terribile serata del 19 marzo 2002. Le nuove Brigate Rosse lo uccisero davanti alla porta di casa, a Bologna, mentre stava rientrando dopo una giornata all’Università di Modena, dove insegnava. Un anno dopo nasceva la legge che per semplificazione porta il suo nome.
Un giuslavorista bipartisan. Una vita da studioso bipartisan quella del giuslavorista nato a Bologna il 24 novembre 1950, che collaborava con il Comune di Milano e con l'Unione Europea, con i sindacati e con Confindustria. Consulente dei governi del centrosinistra con i responsabili del lavoro Antonio Bassolino e Tiziano Treu, faceva parte del Cnel, il consiglio nazionale dell'economia e lavoro, e dell'Arel, l'istituto di ricerche economiche di Nino Andreatta. La svolta, che lo porterà ad essere indicato come uno degli ispiratori della riforma dell'articolo 18, arriva nell'autunno 2001. Da consulente del ministro Roberto Maroni, Biagi partecipa all'elaborazione del Libro bianco sul mercato del lavoro e segue passo dopo passo il confronto più aspro. Sul Sole 24 Ore racconta la cronaca di uno scontro sociale che, nonostante i tentativi di mediazione, si fa sempre più duro.
Il 5 febbraio 2003 il Parlamento approva la legge delega 30/2003 in materia di occupazione e di mercato del lavoro che prende il nome di Legge Biagi. Il 24 ottobre 2003 entra in vigore il Decreto legislativo 276/2003, primo passo verso la piena attuazione. Le nuove regole sanciscono una rivoluzione copernicana nel mondo del lavoro italiano, introducendo nuovi termini nel vocabolario (da job on call, job sharing, staff leasing) e diventando per i critici sinonimo di elogio della precarietà. L’obiettivo dichiarato dal ministero del Welfare è quello di aumentare in tempi brevi il numero dei lavoratori regolari, in un Paese come l’Italia che è tra gli ultimi nella classifica europea per l’occupazione regolare e ha invece il più alto numero di lavoratori in nero. Lo strumento è quello di una rete di servizi pubblici e privati che facilitano l’incontro tra chi cerca lavoro e chi invece il lavoro lo offre.