 | | |
| Navigatori sempre più servizievoli
e con schermi panoramici | |
|
| |
| di Mario Cianflone | |
Più grandi, visibili facili da usare, ma anche più piatti, agevoli da far scivolare in tasca e, soprattutto, con tanti servizi e una pletora di funzioni che non sono semplici gadget bensì veri e propri abilitatori di un nuovo modo di intendere l'automobile e gli spostamenti che siano il tragitto casa lavoro, viaggi di lavoro o gite di piacere. Ecco, in sintesi, i nuovi navigatori Gps,: gli oggetti tecnologici più amato dagli italiani dopo il cellulare. Già perché non si va più in giro con l'autoradio sottobraccio alla Toto Cotugno ma con il gps in tasca. E poco importa che sia un palmare, un telefonino o un bel Pnd, alias Personal navigation device, con tanto di viva voce Bluetooth, da appendere, anzi esibire, grazie all'ormai immancabile ventosa sul parabrezza.
Ma quali sono i trend in atto? Innazitutto si assiste, per quanto concerne i prodotti all in one, a una crescita delle dimensioni del display a cristalli liquidi: sono ormai sempre più numerosi i modelli con schermo Lcd da quattro e persiono 4.3 pollici in formato panoramico, tipo sedicinoni per intenderci. In questo modo, a fronte di un ingombro leggermente maggiore rispetto ai modelli con visore da tre pollici, di forma squadrata, si ottiene una migliore visibilità: dal posto guida basta un colpo d'occhio per consultare le istruzioni e la mappa, con inevitabili, benefici, effetti sulla sicurezza stradale. E, come dimostrato da una recente ricerca, il navigatore aiuta a mantener la concentrazione sulla guida ed contribuisce non poco ad evitare incidenti. Sì, perchè se putare gli occhi sulla mappa digitale è sbagliato ancor più pericoloso è andare in giro con il Tuttocittà sul volante.
Proprio sui dispositivi con schermo da circa quattro pollici si sta concentrando la battaglia competitiva. Finora TomTom, l'incontrastato leader di mercato offriva due gamme: la serie go (510, 710 e 910) e il quella del piccolo One, re del settore, in cima alle classifiche di vendita e vincitore del «premio navigatore dell'anno » indetto da Quattroruote in quanto offre molte delle prerogative dei modelli superiori a un prezzo abbordabile abbinato a un migliore portabilità.
La serie x10 infatti è composta dai classici modelli a televisorino muniti di un display wide da 4.3 pollici. Si tratta di una tipologia che in prospettiva potrebbe mostra la corda visto dal punto di vista commerciale poiché la profondità, ben 6,5 centimetri, li rende di fatto trasportabili solo in borsa o in un borsello che fa molto Elio e le storie tese, mentre la concorrenza più blasonata sta giocando le proprie carte sul concetto di navigatore con schermo ampio ma slim, un paio di centimetri di spessore come il nuovissimo P4410 di Medion (20 mm), il Garmin nüvi serie 600 o l'Acer P 610 con software Alk CoPilot e il Pagine Gialle Nav, il quale sconta però una cornice che lo fa "ingrassare" troppo. Ed ecco che TomTom reagisce rinnovando proprio il piccolino: prende il best seller one e ne allarga lo schermo fino a 4,3 pollici, più grande anche dei suoi modelli top.
ViaMichelin con la nuova collezione invece punta sulla compattezza, avendo già, fra le prime ha puntato sul display panoramico e soprattutto sul valore aggiunto delle Guide Michelin.
Ma la vera rivoluzione nei navigatori non è nell'hardware bensì è nel software, anzi nei servizi. Già purché il navigatore non serve più per spostarsi dal punto A al punto B in una città più o meno conosciuta ed evitare ti perdersi, il "nav" adesso è un assistente di bordo, il punto di connessione con il mondo esterno, con i luoghi e la gente. È innegabile che tra i motori del successo dei Pnd ci sia la famosa e richiestissima funzione di avviso per autovelox e traffiphot, macchinette spesso installate dai Comuni per fare cassa, tuttavia un moderno navigatore permette di fare molte cose: telefonare. Grazie alla connessione bluetooth è, infatti, possibile chiamare un cosiddetto punto di interesse: dalla farmacia di turno della propria città, al negozio di elettrodomestici, ma anche la cantina per la degustazione dei vini, un agriturismo, un ristorante o un hotel. E così magari si riesce a raggiungere un posto, con la certezza di trovarlo aperto e di sapere quando si spende per pernottare. Senza dimenticare poi che la funzione vivavoce è molto meglio della cuffietta per il cellulare con tutti i fili che si impigliano. E nell'universo dei servizi vi sono le previsioni meteo su base geografica. E se è bello sapere per strada che tempo si troverà a destinazione e ancora più utile far adeguare la rotta in funzione del traffico e questo è possibile in vari modi, o con il segnale Tmc, Traffic message channel, oppure attraverso dati raccolti ad hoc o estrapolati, con il concorso di un operatore di tlc mobile, dall'affollamento sulle celle dei telefonini. Il sistema Tmc è gratuito e occorre un ricevitore con antenna. In alcuni è integrata in altri è un optional a pagamento, offerto spesso, come nel caso di TomTom, a prezzo non proprio popolari (circa 100 euro). I servizi, come il celeberrimo TomTom Traffic, un vero salva code, e TT Autovelox invece sono a pagamento: 50 euro all'anno per il primo, 40 per il secondo. 13 euro costa la mappatura degli hot spot wifi.
per capire il ruolo di internet, basta andare infatti su siti come l'ormai celeberrimo poigps.com per scaricare e uploadare, contribuendo contenuti geografici: dalla mappe degli autovelox aggiornate e gratuite agli itinerari turistici che sono quasi una proloco in tasca. Basta caricare sul proprio navigatore questi dati in forma di file ed ecco che si può passare curva dopo curva da un posto turistico a un ristorante tipico, da un museo a una bellezza naturale. Il tutto è realizzato con la collaborazione dagli utenti. E così in macchina si viaggia anche grazie a un una sorta di wiki dedicato al mondo mappato del Gps.
