Il Sole 24 Ore
Attualità ed Esteri Stampa l'articolo Chiudi

15 febbraio 2007

Prodi: «Una missione che ha cambiato le relazioni Italia-India»


Ultima tappa a New Delhi del viaggio del presidente del Consiglio e di oltre 400 imprenditori: «È stata una missione che ha cambiato in modo profondo le relazioni dell'Italia con l'India» ha sottolineato Romano Prodi. «Sono cominciati sia gli investimenti italiani in India che quelli indiani in Italia». Il presidente del Consiglio è rimasto impressionato dal dinamismo dell'India e da tanti imprenditori incontrati in questi giorni in un tour che l'ha portato da Chennai (l'ex Madras) a Bangalore, da Kolkatga (Calcutta) a Mumbai (Bombay).

Sulla tomba di Gandhi. Nella mattinata di giovedì 15 febbraio Prodi si è recato sulla tomba Mahatma Gandhi, dopo avere ricevuto gli onori militari nella residenza del presidente indiano Kalam, ex palazzo del viceré britannico. Accolto dal primo ministro indiano Manmohan Singh, il Presidente del Consiglio ha detto che «l'Italia sta guardando all'India con profonda attenzione, amicizia e fratellanza. Le aspettative sono realmente quelle di accompagnare la fantastica crescita, il cambio di questo paese con un grande senso di unità ». Al termine Prodi ha incontrato in albergo il ministro degli Esteri indiano Pranab Mukherje.

Diversità di posizioni sull'Onu. Italia e India sono d'accordo nella necessità di riformare l'Onu, in particolare il Consiglio di sicurezza, rimangono però distanti sulle possibili soluzioni con cui affrontare il problema. Il presidente del Consiglio Romano Prodi, nell'ultimo giorno del suo tour indiano in cui ha concentrato i contatti politici con le più alte autorità del gigante asiatico, non nasconde questa difficoltà che però, in tema di politica estera, è l'unica dal momento «sugli altri punti c'è una visione parallela e sinergica». «India e Italia - ha comunque sottolineato il premier - esprimono insoddisfazione perchè l'Onu, così com'è, non esercita il ruolo che potrebbe invece svolgere».

Nuova sede Rai a Delhi. Ieri il presidente del Consiglio ha inoltre inaugurato la sede Rai di New Delhi. «Vedo con favore queste iniziative. Se non abbiamo una idea di quello che succede in questa parte del mondo, dove si concentra molta parte della popolazione, non possiamo operare bene. Queste sono le nuove realtà del mondo». Per il direttore generale della Rai Cappon, l' idea di aprire una nuova sede all' estero «è un investimento importante. È una scelta strategica che ci sta dando soddisfazione. Le aperture delle sedi di Pechino, New Delhi, Nairobi, e presto Istanbul, rappresentano una scelta coerente con il servizio pubblico».

15 febbraio 2007