16 luglio 2007 |
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Cinquantamila patenti azzeratedi Antonello Cherchi |
Se una certezza c'è nel bilancio quadriennale della patente a punti è che non esiste un criterio geografico della prudenza e del rispetto del Codice della strada. Come leggere, infatti, da una parte la virtù dei residenti nella provincia di Cagliari, dove quasi l'83% delle automobilisti si è tenuto alla larga da qualsiasi infrazione che smagrisce la patente e, così facendo, ha accumulato i quattro punti di bonus, e dall'altra l'indisciplina dei vicini abitanti dell'Iglesiente, dove le licenze di guida immacolate sono solo il 40 per cento?
Lo stesso dicasi per chi la patente se l'è vista azzerare dal peso delle sanzioni. In tutta Italia sono 51.848 in queste condizioni, con in testa i residenti nella provincia di Crotone e di Reggio Calabria. Subito dietro, però, arrivano i guidatori di Sondrio e poi quelli di Verbania e, ancora dopo, i riminesi. In fondo alla graduatoria leccesi e viterbesi fanno buona compagnia ai cuneesi.
La geografia torna, invece, a dire la sua quando si tratta di classificare i tempi medi che intercorrono dal momento dell'infrazione a quello in cui la decurtazione dei punti diventa potenzialmente operativa. Fra le province più veloci c'è una prevalenza di quelle del Nord, con il primato di Vicenza (131 giorni), mentre tra le più lente si assiepano soprattutto realtà del Centro-Sud, con Roma (252 giorni; si veda anche l'articolo sotto) che chiude la graduatoria.
Il caso sardo
Due province fra le più lige alle regole e quattro fra quelle che maggiormente le infrangono. Ai vertici così come al fondo della classifica, la Sardegna c'è sempre. Perché se la provincia di Cagliari può vantarsi, come detto, di avere il maggior numero di automobilisti virtuosi (che, in tutta Italia, sono 26,7 milioni, ma erano 32,2 milioni nel 2005), anche Sassari non è da meno: l'80% delle patenti è a 24 punti, segno che ha beneficiato del bonus biennale. Tra le due province isolane, c'è solo Lecce, dove ad aver ricevuto il "premio" è 81,7% dei guidatori.
La provincia di Carbonia-Iglesias condivide, invece, la maglia nera con quella di Olbia-Tempio (40,7% di patenti intonse), del Medio-Campidano (42,5%) e dell'Ogliastra (42,8%). Quattro realtà sarde agli ultimi quattro posti (si vedano anche gli articoli nella pagina seguente).
Mancano all'appello Oristano e Nuoro, entrambe situate nei posti alti della graduatoria: la prima con il 79% di licenze di guida mai decurtate e l'altra con il 78 per cento.
Sui banchi
Per chi si ritrova la patente notevolmente "smagrita", non resta che riacquistare i punti attraverso la frequenza dei corsi di aggiornamento organizzati dalle autoscuole o da altri centri autorizzati dal ministero dei Trasporti.
Il bilancio di quattro anni di patente a punti evidenzia come i più attivi siano stati gli automobilisti milanesi, che hanno recuperato quasi 60mila punti, attraverso la presenza a circa 10mila corsi organizzati nel corso del quadriennio. L'esigenza, d'altra parte, era sentita, perché alla provincia di Milano spetta il primato del numero (in assoluto e non rapportato ad altri parametri) più elevato di punti detratti: nel quadriennio sono stati 2,3 milioni.
Subito dopo c'è Roma, i cui automobilisti hanno perso per strada 1,7 milioni di punti. Nella capitale, però, si sono sforzati di recuperarne soltanto 17mila, frequentando 2.600 corsi di aggiornamento. Ovviamente, in questi casi conta molto la decisione del singolo, che pur avendo subìto la decurtazione, può rinviare il ripristino del punteggio pieno contando magari nel bonus o, comunque, nel fatto che la penalizzazione non è stata grave e nella licenza di guida esiste ancora un buon margine di punti.
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