16 luglio 2007 |
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Ai punti perdono i ventenni |
I più indisciplinati sono i ventenni, che per quanto freschi di patente, sono maggiormente inclini a dimenticare che esiste un Codice della strada. Il 30% dei giovani fra i 20 e i 29 anni non ha più la licenza di guida immacolata e ha dovuto pagare punti per le infrazioni commesse. La prudenza ritorna con la vecchiaia, anche se non ci sono età indenni da mancanze. Tant'è che pure tra gli ultraottantenni il 12% dei guidatori ha la patente "smagrita". Ma in questi casi il sospetto (quasi una certezza) è che spesso si tratti di decurtazioni di punti pilotate, che in realtà avrebbero dovuto colpire figli, nipoti o amici ben più giovani.
Il bilancio di quattro anni di patente a punti mette in luce, inoltre, come ci siano 51mila automobilisti (in testa le province di Crotone e Reggio Calabria, mentre quelle di Cuneo e Viterbo risultano le più virtuose) la cui licenza di guida è stata azzerata dalle gravi infrazioni commesse. E, di contro, come oltre 26,7 milioni si siano dimostrati disciplinati così da guadagnare i punti di bonus concessi ogni biennio.
C'è, però, da registrare come gli automobilisti virtuosi fossero molti di più due anni fa: allora erano 32,2 milioni. Si tratta di un segnale - insieme a quello degli incidenti, che nel 2006, secondo i primi dati parziali, contano più morti del 2005 - che fa pensare che il meccanismo della patente a punti abbia esaurito la fase deterrente.
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