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16 luglio 2007

Punti tolti, i record opposti della Sardegna

di Antonello Cherchi

Più di otto milioni di infrazioni che hanno portato alla decurtazione di oltre 30 milioni di punti su un totale di 35 milioni di patenti che potrebbero potenzialmente circolare per le strade della Penisola. Di media, quasi quattro punti sottratti a patente.
Ad avere il piede pesante sono soprattutto i ventenni: il 30% dei giovani fra i 20 e i 29 anni ha la patente non più intonsa. La prudenza arriva con la senilità: solo il 12% degli ultraontantenni ha subito la decurtazione dei punti. Sorprende, però, come mai dei vecchietti, per quanto arzilli, si mettano a infrangere le regole. E il sospetto che buona parte di quei punti siano stati collezionati da ben più giovani figli o nipoti, non identificati al momento dell'infrazione, sfiora quasi la certezza.
È questo il bilancio di quattro anni pieni del nuovo sistema, consuntivo che vede le province sarde in testa (con Olbia e Carbonia più indisciplinate) e in coda (con Cagliari e Sassari più virtuose) della classifica.
Il bilancio del ministero dei Trasporti ci dice, tuttavia, che non tutti gli automobilisti italiani sono spericolati. Anzi, il 75% di essi, cioè 26,7 milioni, non solo ha la patente senza nei, ma ha anche ottenuto il premio biennale di due punti per guida prudente, che si sono sommati ai 20 punti di partenza di cui ogni automobilista disponeva e, dunque, hanno portato questo particolare "tesoretto" a 24 punti. Di contro, esiste una quota di persone — per fortuna bassa: sono poco più di 51mila — che il monte punti l'hanno speso tutto in manovre vietatissime dal Codice. Fra questi due estremi, la platea di automobilisti che più di un punto-patente l'hanno perso per strada.
Non bastano, comunque, questi numeri per dire se la patente a punti ha funzionato e, soprattutto, continua a essere il deterrente che si pretendeva. Trattandosi di un bilancio complessivo, è impossibile fare raffronti per periodi. Un dato di fatto è che la patente a punti ha, nel primo periodo, colto nel segno. Se ne dimostrò soddisfatto, a fine settembre 2003, anche l'allora presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, che parlò di sistema in grado di «modificare modelli di comportamento che si ritenevano radicati» negli automobilisti italiani.
In effetti, l'estate del debutto della patente a punti aveva fatto registrare meno incidenti e meno morti, tendenza confermata dalle rilevazioni Istat riferite all'intero 2003 (225mila incidenti circa e poco più di 6mila decessi). L'anno successivo crescono (+1,8%) gli incidenti, ma sull'asfalto restano sempre meno cadaveri (-6,8 per cento). Nel 2005 il calo continua e riguarda sia il numero degli incidenti (-1,8%) sia i morti (-4,7 per cento).
Tutto merito della patente a punti? In parte sì. Ora, però, dopo il periodo di "timore" per la cura dimagrante imposta alla patente degli indisciplinati, sembra che l'effetto deterrente sia scemato. I segnali sono almeno due. In prima istanza il dato, segnalato dallo stesso ministro dei Trasporti, Alessandro Bianchi, nel presentare, a inizio del mese, il bilancio dei virtuosi, cioè di quanti hanno ricevuto i due punti di bonus biennali. Come detto sopra, si tratta di 26,7 milioni, ma nel 2005, quando ci fu il primo abbuono, erano 32,2 milioni. Significa che 5,5 milioni hanno finito per commettere un'infrazione punita con la decurtazione.
Anche le rilevazioni sugli incidenti confermano il cambio di tendenza. Si tratta di dati parziali, perché sono solo quelli raccolti dalla Polstrada e riferiti ai sinistri in cui sono intervenute pattuglie della Polizia (le statistiche Istat complessive saranno, invece, disponibili in autunno). Ebbene, nel 2006 si registra una lieve diminuzione degli incidenti rispetto al 2005 (-0,6%: da poco più di 92mila a 91.408), ma i morti aumentano (+1,6%: da 1.860 a 1.889).
Non basta certo per intonare il De profundis della patente a punti, ma sono indicazioni di cedimento del sistema. Anche per questo il Parlamento sta studiano modifiche. Sperando basti.

Per verificare in tempo reale la situazione dei punti della patente è sufficiente chiamare,
al costo di una telefonata urbana, il numero 848782782 e seguire le istruzioni della voce guida o, in alternativa, ci si può collegare al sito www.ilportaledellautomobilista.it e registrarsi come utenti


 
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