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Pasta più cara in tavola, per colpa dei biocarburanti

di Jacopo Giliberto

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8 luglio 2007

L'auto ecologica fa rincarare il piatto nazionale italiano, la pastasciutta. Qualche mese fa, la stessa auto ecologica aveva suscitato le proteste dei messicani per l'aumento del loro piatto nazionale, la tortilla di granturco. Da settembre fusilli, maccheroni, spaghetti e tutte le altre specialità potrebbero rincarare del 20 per cento. Tutta colpa del - peraltro meritevolissimo - biocarburante: l'alcol etilico o etanolo, cioè il normale spirito contenuto nel vino e nella grappa. È una tendenza internazionale. Case automobilistiche e compagnie petrolifere puntano sul nuovo ecobusiness dell'alcol nei motori a benzina.
Per distillare l'alcol da motori non si parte da uve pregiate: bastano cereali come granturco o frumento. Ed ecco il guaio. La domanda internazionale di frumento per biobenzina ha spinto del 40% i prezzi del grano duro, che gli italiani (e soltanto gli italiani) usano per produrre la pasta di qualità.
L'associazione Unipi osserva che, con la domanda di cereali per biocarburanti, il Canada ha sospeso l'export di grano fino a novembre. L'effetto dei rincari potrebbe essere disastroso per l'export di pasta italiana.

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