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Autunno di rincari per luce e gas

di Daniele Lepido

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15 agosto 2007

Sarà un autunno all'insegna del caro-bolletta quello che attende gli italiani al rientro dalle vacanze: dopo un anno di tregua, tornano a correre le tariffe di elettricità e gas, con aumenti previsti da ottobre dell'1,9% per la luce e dell'1,7% per il metano.
Un incremento, secondo le prime stime di Nomisma Energia, che si tradurrebbe in un aggravio di 23 euro all'anno: 8 euro in più per l'elettricità e oltre 15 euro per il gas. Come rilevano gli esperti, a spingere i prezzi è stato l'andamento del greggio degli ultimi mesi, con il barile che si è mantenuto sopra quota 70 dollari, toccando anche picchi di 79 dollari.
Nel trimestre ottobre-dicembre 2007 le tariffe elettriche – spiega Davide Tabarelli di Nomisma Energia – dovrebbero registrare un rialzo dell'1,9%, passando dagli attuali 15,53 centesimi di euro a 15,83 centesimi.
Un aumento che per una famiglia "tipo", con 225 chilowattora consumati in un mese e una potenza impegnata per 3 chilowatt, si tradurrebbe in una maggiore spesa annua di circa 8 euro. Sul fronte del gas, invece, l'incremento atteso si aggira sull'1,7 per cento, vale a dire un aumento del costo per un metro cubo dagli attuali 65,68 centesimi a 66,79, che per la stessa famiglia tipo (con consumi pari a 1.400 metri cubi di metano l'anno) comporterebbe un aggravio su base annua intorno ai 15,6 euro.
Per quanto riguarda l'elettricità – continua Tabarelli – le stime si basano sull'andamento dei prezzi di Borsa e dei costi per l'acquisto del metano, principale fonte per la produzione elettrica, mentre per il gas le previsioni sono elaborate in base agli «automatismi tariffari legati al greggio e ai prodotti petroliferi (primi fra tutti il gasolio per il riscaldamento e l'olio combustibile a basso tenore di zolfo, ndr): sarebbe quindi positivo avere un mercato del gas indipendente dal petrolio come avviene in Gran Bretagna e negli Stati Uniti».
E infatti «gli attesi rincari – spiega ancora Tabarelli – sono dovuti agli alti prezzi dell'oro nero che, dalla fine della primavera (periodo di riferimento, tra l'altro, del prossimo aggiornamento trimestrale delle bollette), si stanno mantenendo stabilmente sopra quota 70 dollari, con punte di quasi 79 dollari al barile. Settimane "calde", che hanno visto il greggio segnare il nuovo record storico sulla piazza di New York. Una dinamica che ovviamente ci penalizza, nonostante l'euro forte».
Sui rincari l'ultima parola spetterà comunque all'Authority per l'energia, che entro fine settembre dovrà rendere noto il consueto aggiornamento trimestrale per l'ultimo quarto dell'anno, il periodo cioé ottobre-dicembre 2007.
Intanto dal primo luglio è scattata la completa liberalizzazione dell'energia elettrica, che coinvolge gli utenti domestici in attuazione della direttiva Ue 54 del 2003 (prima potevano cambiare fornitore solo le partite Iva). Nuove norme che stanno coinvolgendo 30 milioni di famiglie che potranno rivolgersi a venditori di energia "alternativi". Un processo che, almeno nella fase iniziale, ha trovato gli operatori non sempre pronti.
Per quanto riguarda il mercato del gas, la deregulation che ha permesso agli utenti di scegliersi il proprio fornitore è scattata dal primo gennaio 2003.

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