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Tariffe Rca, rincari in agguato per i virtuosi

di Matteo Prioschi

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16 luglio 2007

Classe di merito agevolata per le nuove automobili di famiglia, invio dell'attestato di rischio al domicilio del cliente, indennizzo diretto: negli ultimi cinque mesi il settore della Rc Auto ha dovuto fare i conti con importanti cambiamenti, le cui conseguenze a livello di sistema non si possono ancora valutare pienamente. Tutto sommato, l'indennizzo diretto, almeno per il momento, sembra aver creato minori difficoltà di quanto si era ipotizzato (si veda anche l'articolo a fianco). In compenso le compagnie di assicurazione, come è avvenuto anche in occasione della presentazione della relazione annuale dell'Ania (l'Associazione nazionale fra le imprese assicuratrici), hanno lanciato l'allarme sugli effetti derivanti dall'applicazione della classe di bonus-malus agevolata.
Un provvedimento che ha portato risparmi non indifferenti per gli assicurati: come ammettono le stesse compagnie, una famiglia che acquista un'auto per il figlio diciottenne neopatentato può pagare dal 40 al 60% in meno se uno dei due genitori ha già raggiunto la prima classe. Da una rapida verifica effettuata in alcune tra le principali compagnie di assicurazioni presenti sul mercato, è emerso che circa il 20-30% dei contratti nuovi beneficia di queste agevolazioni, con una riduzione stimata delle entrate variabile dall'1 al 2 per cento. «La percentuale - sottolinea Maurizio Camagni, direttore generale di Linear - potrebbe anche crescere nei prossimi mesi, perché ad oggi non tutti i potenziali beneficiari hanno già usufruito di questo meccanismo».
Di conseguenza c'è il pericolo che le compagnie compensino il mancato ricavo aumentando i premi per le classi di merito più basse. Ma si tratta al momento di un'ipotesi, tanto più che diversi operatori già da tempo prevedevano l'assegnazione di una classe di merito agevolata per le seconde e terze auto e di conseguenza il mancato incasso o, visto dal punto di vista dell'automobilista, il risparmio effettivo risultano inferiori.
Il ritocco al rialzo delle tariffe, inoltre, potrebbe almeno in un primo momento non avvenire poiché, come afferma Anthony Bradshaw del Gruppo Allianz, «negli ultimi anni il settore ha guadagnato bene con la Rca» e quindi le compagnie hanno un certo margine a disposizione.
Non vanno nemmeno sottovalutati gli effetti concorrenziali derivanti da una maggiore mobilità dei clienti, frutto a sua volta di un provvedimento entrato in vigore e di un altro che potrebbe diventare realtà a breve: si tratta dell'invio dell'attestato di rischio (documento necessario per cambiare compagnia, che prima doveva essere richiesto dal cliente, mentre ora viene automaticamente spedito) e dell'eliminazione della formula a tacito rinnovo.
Per quanto riguarda il primo punto, più di una compagnia afferma di aver già riscontrato un aumento dell'"infedeltà" degli assicurati. In particolare Dario Granito, direttore Ramo auto del Gruppo Fondiaria-Sai afferma che «nei primi mesi del 2007 c'è stata una maggior mobilità degli assicurati, pari a circa il 20% in più rispetto al passato» (in genere le assicurazioni dichiarano un tasso di infedeltà del 10-12%). Ma altre compagnie, come Direct Line, ritengono che l'invio di questo documento non sia una leva sufficiente a sostenere una maggiore mobilità dei clienti.
Quanto al tacito rinnovo, l'Unipol lo ha abolito da 10 anni e sostiene di non averne risentito: «La fidelizzazione dei nostri clienti è rimasta costante nel tempo - afferma il direttore generale Carmelo De Marco - e di recente è addirittura migliorata». Di certo l'eventuale abolizione del tacito rinnovo riscuote ampi consensi, perché si ritiene che possa incoraggiare una forma corretta di competizione in grado di portare alla riduzione delle tariffe, a differenza di quanto succede con la classe di bonus-malus agevolata.
A proposito di tariffe, mentre per l'Ania si è assistito a una riduzione dell'8% negli ultimi tre anni, secondo l'Isvap (l'istituto per la vigilanza sulle assicurazioni) ancora quest'anno sono stati registrati aumenti. Divergenze che, commentano gli operatori, si spiegano anche con la differenza tra tariffe ufficiali e prezzi praticati effettivamente ai clienti. Soprattutto al Nord, affermano le compagnie, è in atto una guerra degli sconti per trattenere i clienti intenzionati a non rinnovare il contratto.

Punto per punto
- Polizze Rc auto: 34 milioni
- Costo medio: 1.040 euro (utilitaria, benzina, classe di entrata)
- Contratti online: 1,4%
- Contratti telefonici: 2,8%
- Fedeltà degli assicurati: 12 anni con la stessa compagnia
- Si applica agli incidenti fra due veicoli a motore con danni al veicolo o lesioni lievi
Il danneggiato non responsabile o solo parzialmente responsabile chiederà il risarcimento alla propria compagnia
- La compagnia farà la sua proposta entro 30 giorni (danni a veicolo e cose) se il modulo blu è firmato da entrambi i conducenti coinvolti, 60 giorni in assenza di doppia firma, 90 giorni in caso di lesioni al conducente
- Pratiche evase nel mese di giugno: 180mila
- In seguito a un sinistro le imprese non possono applicare variazioni negative prima di avere accertato la responsabilità del contraente
- L'assicurato deve essere tempestivamente avvisato dell'eventuale variazione di classe conseguente a un sinistro
- Frequenza: 8,39% (in calo: 10,95% nel 2000 e 8,51% nel 2005)
- Costo medio totale: 4.136 euro (+2,2% rispetto al 2005)
- Danni a cose: 1.649 euro (+0,31%)
- Danni a persone: 13.490 euro (2,93%)
- Sinistri con danni a persone su totale: 21%
- Indice sinistri con frode su totale denunciati: 0,97% media
- L'ulteriore veicolo della stessa tipologia acquistato da chi ha già una polizza Rca o da un componente dello stesso nucleo familiare ha diritto alla stessa classe di merito risultante dall'ultimo attestato di rischio (Dl 7/07 convertito nella legge 40/07)
- Isvap: in aumento, in particolare per i 18enni nel Sud Italia
- Ania: calo dell'8% nel triennio 2004-2006 (al netto dell'inflazione); cauto ottimismo, ma pressioni al rialzo (sistema bonus-malus, divieto monomandato, frodi)
- Consumatori: + 8% nell'ultimo anno (Adoc, Adusbef, Federconsumatori)
- In caso di cessazione del rischio, di sospensione o di mancato rinnovo del contratto per mancato utilizzo del veicolo, l'ultimo attestato di rischio conseguito resta valido per cinque anni
- La compagnia deve inviarlo all'assicurato almeno 30 giorni prima della scadenza del contratto, indicando se è previsto il tacito rinnovo e le modalità per disdire il contratto stesso

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