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Le piccole dimensioni diventano protagoniste

di Giampiero Bottino

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12 settembre 2007

Mai come in questa edizione il Salone di Francoforte anticipa le tendenze in essere nel mondo dell'auto. Su tutte, l'attenzione sempre più viva per le tematiche ambientali, declinata in una gamma di soluzioni che vanno dai diesel puliti all'ibrido ai carburanti alternativi come il bioetanolo.
Tutto come previsto, in fondo. Ma la mobilità sostenibile del futuro non concerne soltanto consumi ed emissioni: nelle città sempre più soffocate dal traffico, le dimensioni sono destinate a recitare un ruolo di crescente importanza. Le piccole auto diventano un traguardo, almeno a giudicare da alcune concept car che hanno polarizzato l'interesse generale e che sono destinate a un futuro di serie, probabilmente datato 2009. Si tratta della Toyota Iq, un esempio di grande capacità ingegneristica spesa per dare spazio a quattro persone (tre sul divanetto anteriore e una dietro) in soli 2,98 metri di lunghezza. Non altrettanto piccola, ma comunque con misure più che adatte alla città (è lunga 3,45 m) e grande abitabilità, è la Volkswagen Up! che tiene a battesimo il muso sorridente destinato a caratterizzare tutte le future piccole di Wolfsburg, come dice il responsabile del design del gruppo di Wolfsburg, l'italiano Walter de' Silva, anticipando che altri due modelli di dimensioni analoghe debutteranno ai prossimi saloni di Los Angeles e Tokyo. «Piccole fuori, grandi dentro» sembra diventato il motto di molti costruttori.
Guardano al futuro anche tante novità pronte a scendere in strada. La Peugeot 308, infatti, pensa già a metter su famiglia e propone come concept una quasi definitiva station wagon e una più lontana coupé cabrio. E allo stand Renault la nuova Laguna viene declinata nelle versioni di serie berlina e station wagon, mentre appiccica l'etichetta di concept a un'aggressiva coupé che potrà contare, nella versione di serie, sull'innovativo telaio Active drive a quattro ruote sterzanti e "intelligenti".
Sobrie e politically correct le city car "tascabili", concrete e razionali le automobili da famiglia. Ma alla fine, a creare più ressa negli stand sono la auto da sogno, le berline o le sportive di alta gamma. Innovativi incroci tra Suv e coupé come la Bmw X6, anch'essa etichettata come concept ma quasi pronta al debutto (tra circa un anno), classiche berline sportive come la filante Jaguar Xf, destinata a raccogliere l'eredità della S-Type.
Se vogliamo stilare la classifica dell'affollamento, il record spetta comunque allo stand Ferrari, letteralmente preso d'assalto durante la presentazione della F430 Scuderia, l'ultima nata di Maranello che grazie a 100 chili in meno e a 20 cavalli in più riesce a offrire in pista prestazioni paragonabili alla mitica Enzo.
«Per realizzarla – ha sottolineato Luca Cordero di Montezemolo – abbiamo accelerato il trasferimento tecnologico dalla Formula 1, e l'abbiamo sviluppata coinvolgendo fin dall'inizio Michael Schumacher». Il quale, non a caso, ha "condiviso" con il presidente l'onore della presentazione.

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