Doppio lavoro per i professori: la proposta per il recupero dei debiti formativi

di Francesca Milano

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11 settembre 2007


Un'intra moenia per i docenti. Ecco la singolare proposta dello Snals Confsal per ripensare il sistema dei debiti formativi scolastici che continua a non convincere.
Il sindacato ha chiesto di applicare al mondo dell'istruzione una formula già introdotta con esiti positivi nella sanità. La proposta lanciata dal segretario dello Snals Confsal, Marco Paolo Nigi, permetterebbe ai docenti di dare ripetizioni a pagamento all'interno della struttura scolastica. Contemporaneamente gli alunni potrebbero scegliere il professore "preferito" da cui farsi dare ripetizioni per recuperare i debiti contratti durante l'anno scolastico.

La proposta del sindacato prevede che il docente rilasci una fattura di pagamento e che la spesa sostenuta dalle famiglie sia detraibile dalle imposte. "Il saldo dei debiti – spiega Nigi – è uno degli strumenti più importanti per rilanciare la qualità della scuola, la serietà e la credibilità degli studi".

L'idea dello Snals è nata anche dal fatto che i soldi stanziati dal ministero per i corsi di recupero sono insufficienti a coprire le spese necessarie.
"La nostra proposta – spiega Nigi – è stata approvata anche dalla Gilda degli insegnanti, dalla Uil scuola e in parte dalla Cisl scuola".

Il progetto dell'intra moenia scolastica prevede che gli insegnanti possano seguire solo alunni non appartenenti alle proprie classi, in gruppi di 3-4, per permettere al docente di colmare le lacune di ogni singolo studente e di seguirlo nel recupero.

Al ministro della Pubblica Istruzione Giuseppe Fioroni il sindacato Snals ha chiesto di prendere in considerazione la proposta dell'intra moenia, sottolineandone l'aspetto economico: se da una parte, infatti, l'intra moenia farebbe risparmia re un po' di soldi al ministero, dall'altra garantirebbe alle famiglie la buona riuscita del recupero crediti degli studenti.

Il problema dei debiti continua dunque a tenere banco, dopo le dichiarazioni del ministri Fioroni che, presentando i dati sugli scrutini nelle scuole medie superiori, alcune settimane fa aveva ipotizzato come unica soluzione quella del ripristino degli esami di riparazione.

"Probabilmente – aveva detto in titolare di viale Trastevere - finora tre studenti su quattro sono arrivati al diploma portandosi in dote i debiti accumulati. C'è la necessità di avere una data certa che permetta di sapere se la carenza è stato superata. Il cumulo di debito scolastico dovrebbe preoccuparci di più di quello pubblico".

Quello appena iniziato, inoltre, sarà l'ultimo anno scolastico in cui i maturandi potranno svolgere gli esami di maturità senza aver saldato tutti i debiti. Dal prossimo anno, infatti, sarà necessario aver recuperato le lacune in tutte le materie per poter sostenere l'esame di Stato.

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