Dai prestiti ai buoni sconto, dalle borse di studio a fiere e mercatini. Sono solo alcune delle iniziative in campo per contrastare il caro-libri e sostenere il bilancio delle famiglie italiane a pochi giorni dalla riapertura delle scuole. A mobilitarsi Comuni, Regioni ma anche banche e Poste italiane. Per il diritto allo studio, il ministero della Pubblica istruzione ha stanziato lo scorso luglio per le famiglie disagiate 258 milioni di euro per la fornitura gratuita (o semigratuita) dei libri di testo e per l'assegnazione di borse di studio. Ma anche le autonomie locali possono intervenire direttamente, con fondi propri, attraverso i buoni-libro.
Come per esempio ha deciso il Comune di Milano che distribuirà quest'anno ai bambini che si iscrivono alla prima media (circa 10mila) un buono di 200 euro per l'acquisto di libri. «Tutti i genitori milanesi che hanno figli da iscrivere alla classe prima della scuola media riceveranno una cedola libraria di 200 euro, a copertura delle spese per i libri di testo. Indipendentemente dalla scelta per le statali o le paritarie» spiega Mariolina Moioli, assessore comunale alla Scuola e alle Politiche sociali. «Un beneficio – aggiunge – che nel prossimo anno estenderemo anche alle seconde e terze classi». In Trentino i libri di testo vengono dati gratuitamente alle elementari, in comodato d'uso alle medie, mentre è previsto un rimborso per il biennio delle superiori.
Anche Poste Italiane ha annunciato ieri un prestito Scuola e Università disponibile fino a dicembre 2007: 4mila euro la somma massima disponibile per i correntisti BancoPosta da restituire in rate mensili. La proposta di finanziamento – precisa una nota di Poste Italiane – prevede condizioni «più vantaggiose» rispetto al tradizionale prestito BancoPosta: il Tan del 6% e Taeg massimo del 6,19%, senza spese di istruttoria. In pochi giorni si possono ottenere mille euro per ogni figlio iscritto alla scuola elementare, alla scuola media inferiore o superiore e 2mila euro per ogni figlio iscritto all'università, a corsi professionali o di specializzazione: l'importo massimo erogabile è di 4mila euro a famiglia. Il finanziamento può essere rimborsato in 12 o 24 rate mensili.
Finanziamenti fino a 1.500 euro per sei mesi senza interessi per gli studenti del Friuli-Venezia Giulia e del Veneto orientale. Li ha messi a disposizione la Banca di Cividale per acquistare libri, materiale scolastico e computer. L'istituto ha anche riservato un finanziamento fino a 3mila euro, rimborsabile in 12 mesi, agli studenti del Conservatorio. A Roma sono in vendita in 200 cartolerie e nella grande distribuzione kit scolastici a 19,90 euro. Iniziative analoghe anche a Napoli e in Puglia. Vendite promozionali e kit personalizzati annunciati da settembre anche a Cagliari. Sconti previsti anche dal Comune di Palermo.
Per contrastare il caro scuola la regione Piemonte ha assegnato buoni sconto per l'acquisto di libri alle famiglie con redditi più bassi: 185 euro per la prima media, 75 euro per la seconda e terza media, 165 euro per la prima superiore e 150 dalla seconda alla quinta. Borse di studio e rimborso dei testi scolastici destinati ai meno abbienti anche dal Comune di Firenze.
Fiere e mercatini per acquistare libri usati in Veneto e a Bolzano. A Lecce la Bcc di Leverano ha previsto prestiti da 300 euro a tasso zero per studenti delle medie inferiori, 500 euro massimo per quelli delle superiori. Somme rimborsabili in massimo 10 mesi. Per gli studenti di Brescia, Verona e Mantova invece la Bcc del Garda di Montichiari ha varato il Conto Bambù per studenti da 14 a 27 anni: 2mila euro il tetto massimo del finanziamento previsto per acquistare libri e per le tasse universitarie.