La 500 corre con il piccolo diesel dei record

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29 giugno 2007


La nuova 500 monta nella versione diesel il noto mille-e-tre 1 Multijet, un propulsore che gira sotto il cofano di Fiat, Lancia Ypsilon, Fiat Panda e anche alcune Opel
Il 1.3 JTD 16v è un propulsore a 4 cilindri in linea di 1.251 cm3, con alesaggio di 69,6 mm e corsa di 82. La distribuzione lavora con sono quattro valvole per cilindro per cilindro e sono azionate direttamente da un doppio albero a camme in testa. Eroga una potenza massima di 70 CV e una coppia di 170 Nm.

Tra le caratteristiche costruttive che distinguono il propulsore ci sono la distribuzione a catena con comando a dito, le punterie idrauliche, il basamento in ghisa con sottobasamento in alluminio e la testa in alluminio.
Particolarità dell'architettura della testa cilindri è il disegno dei condotti di aspirazione di tipo direzionale ad alta efficienza che consentono una miscelazione ottimale del combustibile nonostante l'alesaggio ridotto.
La sovralimentazione è affidata ad un turbocompressore con valvola "waste gate" ed "intercooler" e presto sarà disponibile anche una versione a geometria variabile.

Il flauto magico
Impiega il sistema di alimetazione ad alta pressione Multijet, evoluzione del flauto "Common Rail" che sfrutta il controllo elettronico degli iniettori per eseguire, durante ogni ciclo motore, un numero maggiore di iniezioni rispetto alle due attuali. In questo modo, la quantità di gasolio bruciata all'interno del cilindro resta la stessa, ma viene suddivisa in più parti, ottenendo una combustione più graduale.
Il segreto di Multijet è racchiuso nelle caratteristiche di progetto di centralina ed iniettori che consentono di eseguire una serie di iniezioni anche molto vicine tra loro. Tale processo di iniezione, sviluppato dai ricercatori Fiat Auto, assicura un controllo più preciso delle pressioni e delle temperature sviluppate nella camera di scoppio e un migliore sfruttamento dell'aria immessa nei cilindri.

Il principio motoristico sul quale si è basato lo sviluppo di Multijet è semplice. Già oggi nei motori di tipo "Common Rail" viene fatta una pre-iniezione, o iniezione pilota, che innalza la temperatura e la pressione nel cilindro così da consentire una combustione più graduale rendendo il motore più silenzioso.
Potendo suddividere l'iniezione principale in iniezioni più piccole si riescono a raggiungere ulteriori traguardi: nel controllo del rumore di combustione, nella riduzione delle emissioni, nell'incremento delle prestazioni.

Il sistema fornisce sempre notevoli vantaggi a seconda del tipo di sequenza scelta e dell'area di funzionamento del motore nella quale questa viene applicata. In alcuni casi si privilegia la riduzione dei tempi di avviamento e della fumosità, in altri l'incremento della coppia e l'abbattimento del rumore, in altri ancora la riduzione delle emissioni e l'incremento della silenziosità.

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