Prezzi da 10.500 €. Tre motori già a norma Euro5

di Giampiero Bpttino

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6 luglio 2007


Dopo tanta attesa, tante illazioni più o meno fantasiose, tante anticipazioni sapientemente distillate, si è alzato il velo sulla nuova 500. Non solo un'auto, ma — come ha sottolineato il Ceo della marca Luca De Meo — la bandiera di una nuova Fiat: «Noi stessi la vedevamo come il punto d'arrivo. Invece ci siamo resi conto che rappresenta un punto di partenza, un momento di passaggio fondamentale. L'emergenza è finita, ora si può tornare a pensare al contributo che la Fiat potrà dare, come ha sempre fatto, al miglioramento della società italiana».

Un'auto pensata per piacere a tutti, quindi. Che punta all'individualità (grazie alle quasi infinite capacità di personalizzazione) più che all'esclusività, e non intende essere un semplice remake della celebre antenata. Una vera utilitaria del terzo millennio, capace di rispondere, come dice De Meo, «a un modello di consumo dell'auto incentrato su qualità, unicità, semplicità ed emozione. Tutti ci provano, noi lo facciamo alla maniera Fiat, con una piccola che non deve dare la sensazione di una scelta di serie B».

In effetti, questa è l'ultima cosa che si può pensare mettendosi finalmente al volante. Altro che serie B: lo stile degli interni è fresco e vivace, la qualità dei materiali impeccabile, le citazioni del vecchio modello (l'unico quadrante circolare, la plastica della console che ricorda la lamiera nel colore nella carrozzeria) sono distribuite con misura. Esattamente come i dettagli esterni (non manca neppure il paraurti cromato a "U rovesciata" simile a quello della 500 L), nobilitati da una verniciatura difficilmente riscontrabili, per qualità e cura dell'esecuzione, su vetture di questo segmento.
A dare la misura del mezzo secolo che separa le due 500 contribuiscono tra l'altro l'abitabilità (eccellente per quattro persone, soprattutto se i passeggeri posteriori non sono giganti) e i motori, due a benzina (il nuovo 1.2 Fire da 69 cavalli e l'1.4 da 100 Cv)e ilturbodiesel Multijet 1.3 da 75 Cv che ci ha impressionato per silenziosità e brillantezza, nonostante un leggero "buco" ai bassi regimi.

Tutti propulsori potenzialmente in regola con le norme Euro 5 che entreranno in vigore dal 2009. Una vocazione "verde" che sarà rafforzata dai propulsori in arrivo: il turbo 1.4 Tjet a benzina da 135 Cv destinato alla Abarth (il cui concept, molto vicino al-la versione definitiva, debutterà in ottobre al Salone di Tokyo) e il due cilindri da 900 cc di cilindrata, ma con potenza compresa tra 90 e 110 Cv, al quale si sta lavorando in Fiat Powertrain.

Appena nata, dunque, la 500 pensa già al futuro: a nuovi mo-tori, ma anche a versioni inedite e intriganti. Come una station wagon erede della Giardiniera o una piccola cabrio. Che potrebbe vedere la luce sul finire del prossimo anno o all'inizio del 2009.
Intanto, la fabbrica polacca di Tychy («fiore all'occhiello dei nostri impianti» ha detto Sergio Marchionne) si sta progressivamente portando alla produzione prevista a regime: 120mila unità all'anno, con la possibilità di un ulteriore balzo verso quota 150mila, se la domanda lo richiederà.

Proprio questo è uno dei punti interrogativi riguardanti il modello sul quale sono stati investiti 300 milioni di euro («A riprova — ha commentato Marchionne — dei risparmi resi possibili dalla nostra politica delle piattaforme»): se il mito 500 è fortissimo in Italia —lo testimoniano i 25mila ordini già in carniere prima ancora del debutto ufficiale— e forte in Paesi come Germania e Francia, su altri mercati la sua effettiva "presa" resta un punto interrogativo. Per questo il calendario dei lanci non è ancora definito. Si parte in Italia da subito, a prezzi compresi tra i 10.500 euro della 1.2 in allestimento Pop e i 14.500 delle top di gamma, cioè la 1.3 Multijet e la 1.4 nelle versioni Sport e Lounge. Entro 45 giorni toccherà alla Francia,poi si vedrà.«Non vogliamo — dice De Meo —presentarci all'estero senza adeguata disponibilità di prodotto, perché questo nuocerebbe all'immagine. E poi i volumi non sono una priorità per la 500, una vettura che abbiamo realizzato soprattutto con l'obiettivo di ricostruire la credibilità del marchio».

Del resto 120mila unità sono comunque un target importante per un modello il cui breakeven, come ha ricordato Marchionne, è attestato a quota 65-70mila. Lo stesso a.d. ha escluso, almeno per ora, l'esistenza di piani di sbarco nelle Americhe, sia quella Latina che quella del Nord. Da parte sua, De Meo conferma l'ipotesi di una 500 "naked" (nuda, cioè con dotazioni meno ricche) da vendere su alcuni mercati — ma non in Italia —a meno di 9.500 euro.

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