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19 giugno 2007

Spiragli sull'acconto leggero

di Marco Bellinazzo

Pressing del Parlamento sugli studi di settore. Dopo l'ordine del giorno votato il 7 giugno per impegnare il Governo a interpretare in senso «sperimentale» gli indicatori di normalità economica (Ine) previsti dalla Finanziaria 2007, le commissioni Finanze di Camera e Senato stringono i tempi perché si arrivi a correggere in tempi rapidi il meccanismo dei nuovi strumenti. L'ipotesi a cui si sta lavorando è quella di una "sterilizzazione" degli studi (la chiedono, in particolare, i parlamentari autonomisti Giacomo Bezzi e Helga Thaler Ausserhoferper). In pratica, si potrebbe arrivare a non applicare retroattivamente gli Ine al 2006, modificare gli studi entro l'estate e adeguare eventualmente i versamenti con la rata di novembre ma senza maggiorazioni. Una soluzione analoga a quella adottata per le rendite agricole.
«Gli studi — osserva il presidente della commissione Finanze del Senato, Giorgio Benvenuto (Ulivo)— rappresentano una grande opportunità contro l'evasione. Ma gli va restituita la loro reale funzione. Così come sono, invece, provocheranno un contenzioso gigantesco». Per Benvenuto occorre riprendere il dialogo con imprese e professionisti — i tributaristi della Lapet hanno rilanciato, per esempio, la strategia della "disobbedienza" fiscale, dopo l'appello promosso dai dottori commercialisti — per "concertare" una profonda revisione della disciplina. Domani a Montecitorio la commissione Finanze, per acquisire elementi utili in questa direzione, sentirà il direttore dell'agenzia delle Entrate, Massimo Romano, e i vertici di Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti, Cna e Casartigiani. Lo stesso giorno, poi, nel question time alla Camera il Governo dovrà rispondere a un'interrogazione di Maurizio Leo (An) e spiegare quali provvedimenti intende assumere di fronte al rischio di un non adeguamento " di massa" alle risultanze di Gerico. Ma indicazioni importanti potrebbero arrivare già nella mattinata di oggi, all'assemblea di Confesercenti, dove è annunciata la partecipazione del Presidente del Consiglio, Romano Prodi. La platea di Pmi del commercio, turismo e artigianato — tradizionalmente non avversa al centrosinistra — si aspetta risposte concrete ( come l'assemblea di Confcommercio di giovedì).
Oggi pomeriggio, in ogni caso, il ministero dell'Economia renderà note nuove statistiche sugli studi, dalle quali risulterebbe che l'aggiornamento dei ricavi presunti dovuti agli Ine produce aumenti più contenuti di quelli emersi finora.
Infine, è all'esame della Corte dei conti il Dpcm che dispone la proroga dal 18 giugno al 9 luglio del termine per il versamento del saldo 2006 e del primo acconto 2007.



 
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