Un investimento, una scommessa e una sfida con se stessi. La scelta del corso di laurea è tutte queste cose insieme. Frequentare l'università, infatti, significa dedicare tempo, energie e denaro alla propria formazione. Per poi raccogliere sul mercato del lavoro quanto seminato nelle aule. Sapendo che — a parità di posizione lavorativa e al di là delle differenze tra le aree disciplinari — la laurea si conferma un valido acceleratore di carriera. I percorsi La Guida all'università del Sole-24 Ore del lunedì anche quest'anno offre una bussola tra i 5.385 corsi di laurea proposti dagli atenei italiani (2.991 di primo livello e a ciclo unico e 2.394 magistrali). Per ogni area tematica vengono presentate le novità dell'offerta didattica e le tendenze del lavoro, mentre le pagine centrali di questo inserto riportano tutti i corsi attivati nell'anno accademico 2007-08, raccolti direttamente dalle università italiane. Rispetto ai 5.396 corsi del 2006-07, l'offerta degli atenei è rimasta praticamente invariata (-0,2%) con una una inversione di tendenza rispetto al +4% dell'anno precedente. La riduzione dei corsi, in particolare, si concentra tra le lauree di primo livello e a ciclo unico (-1,4% rispetto all'anno accademico 2006-07), mentre aumentano le lauree magistrali (+1,4%). La riforma Una parte del mondo universitario, dunque, ha anticipato — o quanto meno non ha contrastato — la riforma delle classi di laurea. Un intervento che intende combattere l'eccessiva frammentazione didattica, riducendo il numero delle classi e, quindi, dei corsi di laurea, rafforzando i contenuti fondamentali in modo da "scartare" le proposte deboli. Le novità normative partiranno dal 2008-09 e saranno attuate gradualmente nell'arco di un triennio (anche se è difficile non immaginare qualche contraccolpo "in corso d'opera" per chi si iscrive ora). I decreti registrati il 5 giugno dalla Corte dei conti fissano il numero massimo di esami per arrivare alla laurea (20 per la triennale e 12 per la magistrale) e definiscono i contenuti di ogni classe. Tra le novità degli ultimi mesi c'è anche la nota che il ministero ha inviato il 16 maggio a tutte le università, per precisare quanti crediti formativi si possono concedere a seguito del riconoscimento delle abilità professionali degli iscritti. Il limite di 60 crediti, peraltro previsto per legge — precisa — si applica già dal 2006-07 e le stesse competenze possono essere conteggiate per un solo corso di laurea. Un invito che suona come uno stop ai cosiddetti "laureifici". Martedì scorso, infine, è stato presentato lo Statuto dei diritti e doveri degli studenti universitari, piccola costituzione che contiene diritti e doveri della comunità studentesca, con particolare attenzione alle misure per il diritto allo studio. Gli iscritti In attesa della riforma, nei prossimi giorni 497mila studenti delle scuole superiori — 12mila in più che nel 2006 — affronteranno l'esame di Stato. Le statistiche indicano che circa il 70% di loro si iscriverà a un corso di laurea. E come ogni anno, per tutti i ragazzi che non hanno ancora deciso, le ansie della maturità lasceranno il posto ai dubbi sulla scelta universitaria. Secondo le statistiche del ministero, quasi il 25% dei 325mila ragazzi che si sono immatricolati al primo anno nel 2006 ha scelto tre classi di studio: scienze dell'economia e della gestione aziendale, giurisprudenza e ingegneria industriale. Segno che gli insegnamenti tradizionali continuano a essere molto frequentati, anche se i corsi nuovi si stanno ritagliando uno spazio crescente. Quanto al lavoro, le ultime indagini sulla condizione occupazionale confermano l'elevata richiesta di laureati in ingegneria, architettura ed economia, mentre — tra le lauree umanistiche — recupera terreno il gruppo letterario e perdono quota psicologia e lingue. Tuttavia, le considerazioni occupazionali non possono mai essere l'unico elemento su cui basare la propria decisione. Su questo i docenti e gli esperti di selezione del personale sono d'accordo: interessi, attitudini e passioni vanno sempre ascoltati.
80 I quesiti delle prove
Per le lauree specialistiche a ciclo unico di medicina e chirurgia, odontoiatria e medicina veterinaria le domande sono preparate da una commissione ministeriale. Le prove durano circa due ore con un tempo per domanda di circa un minuto e mezzo.
Le novità
Il voto di maturità In caso di pari merito da quest'anno si tiene conto del voto dopo gli esami di stato Odontoiatria Da quest'anno la graduatoria non è più su base nazionale
Le date dei test di ammissione
3 settembre
Architettura e corsi finalizzati alla professione di architetto
4 settembre
Medicina e chirurgia
5 settembre
Odontoiatria e protesi dentaria
6 settembre
Medicina veterinaria
10 settembre
Professioni sanitarie
11 settembre
Scienze della formazione primaria
24 ottobre
Professioni sanitarie: corsi di laurea specialistica/magistrale