LA PROFESSIONE Medico Laurea a parte (ovviamente necessaria) niente master, niente corsi extra, che servono quasi solo per "cultura personale", ma solo specializzazione. Questa è l'unica via che apre la porta della vera carriera per i medici. Ma la specializzazione, li "costringe" a restare in stand by nel lavoro dopo la laurea per almeno altri quattro anni di studi, come testimoniano le ricerche sul job placement secondo le quali dopo il titolo di studio non cerca lavoro la maggior parte dei neo-camici bianchi. I posti a disposizione per l'anno accademico 2007-2008 nelle scuole di specializzazione sono 5mila che però da quest'anno saranno veri e propri contratti di formazione specialistica che verranno stipulati tra medici, Regioni e atenei. Cinquemila posti (erano 4.999 lo scorso anno), a fronte di un fabbisogno stimato in 7.003, cui si aggiungono 64 borse del ministero degli Esteri per i medici dei Paesi in via di sviluppo, 54 riservate ai camici bianchi militari, 38 ai medici degli Interni e 1.454 ai dipendenti in servizio nelle strutture sanitarie diverse da quelle inserite nella rete formativa regionale. A chiudere la vicenda dei contratti e per completare il puzzle, dire addio alle borse di studio da 900 euro al mese e suggellare il nuovo atteso status dei medici specializzandi manca la firma del presidente del Consiglio, Romano Prodi, al Dpcm che contiene lo schema di contratto, approvato dalla Conferenza Stato-Regioni a metà aprile.