Sony o Nintendo. Psp o Ds. Oppure si punta al risparmio e ci si porta a casa, anzi ci si mette in mano, un Game Boy? Scelte difficili. Anche per i genitori. Intendiamoci, non è nulla di serio: sono solo giochi. Giochi da passeggio, portatili, da usare in auto, in bus come in treno. L'ideale sarebbe un insieme dei due mondi: quello Nintendo e quello Sony, ma poiché il libro dei sogni dell'hardware videoludico non è stato scritto, ecco che la scelta va effettuata in prima battuta analizzando le due console concorrenti soprattutto per quanto riguarda le differenze. La Nintendo Ds ha dalla sua l'ormai famoso doppio schermo che offre un'esperienza di gioco molto valida anche nei software con un target sul pubblico adulto. Inoltre, il display touch screen è molto intuitivo nell'uso così come i giochi caricati su cartucce a stato solido sono robusti e la stessa console non avendo meccanismi di lettura è meno complessa dal punto di vista costruttivo, intrinsecamente più economica e più solida.
La Sony, invece, si basa su un microdisco ottico (Umd - Universal media disc) che ha imposto l'adozione di una meccanica di lettura ottica decisamente più delicata, un rischio in più soprattutto se la console viene maneggiata dalle mani di un ragazzino di dieci anni. Offre uno schermo tradizionale (e qui trova uno dei suoi punti a sfavore) ma spettacolare per dimensioni risoluzione, luminosità, dettaglio e resa cromatica. Non per niente Psp non è solo una console, ma è un dispositivo, quasi un computer palmare, per l'intrattenimento a 360 gradi: riproduce, musica e anche film che possono essere acquistati come Umd, e visionati in qualità simile al Dvd, o memorizzati sulla memory stick, fondamentale accessorio della Psp che va acquistato in tagli abbondanti: uno o due giga sono l'ideale. Ottima anche la riproduzione delle foto, mentre la connessione Wi-Fi permette non solo di giocare in multiplayer ma anche di navigare sul web grazie al browser integrato. Su questo fronte brilla anche intendo Ds, mentre Psp va al di là del ruolo di semplice console da passeggio grazie anche al lettore Mp3 integrato di macchina da gioco: in questo modo anche l'utente, soprattutto se molto giovane, può sperimentare un approccio che favorisce la formazione informatica ed evita che l'attenzione del ragazzo sia tutta rivolta al gioco.
Nintendo Ds e Sony Psp hanno raggiunto come base installata il totale dei Game Boy Advance venduti. I prezzi non sono popolari ma neanche esorbitanti: per la Nintendo servizio circa 160 euro mentre per la Psp a seconda del bundle di accessori e giochi si va da circa 180 a 205 euro. L'ormai classico Game Boy Advance Sp, invece, costa meno di 100 euro, ci sono tanti giochi, molti anche a buon mercato, ma il display è scuro e poco definito: neanche paragonabile a quello della Psp o della Ds.