Con un tempismo più che sospetto, Sony ha annunciato oggi un taglio del prezzo del 17% della Playstation 3, proprio a pochi giorni dall'esplosione del caso Xbox: la multinazionale giapponese, dopo giorni di fughe di notizie e smentite, ha confermato che il prezzo della PS3 da 60 GB sarà da subito ribassato di 100 dollari in Nord America, passando da 599 dollari a 499. Per il momento però, ha precisato un portavoce della società, non sono allo studio tagli dei prezzi in Europa o in altre regioni.
L'annuncio di Sony arriva a poche ore dalle ammissioni in casa Microsoft: venerdì scorso i responsabili della Xbox hanno riconosciuto l'esistenza diffusa di un grave problema di hardware nella console, e la decisione odierna di Sony sembra proprio voler sfruttare questo momento di difficoltà. Il costo sul mercato americano della PS3 diventa infatti ora quasi equivalente a quello della XBox (479 dollari), e si avvicina sensibilmente a quello della console rivelazione e regina del mercato, la Nintendo Wii (249 dollari). L'obiettivo di Sony, secondo il responsabile della divisione americana, Jack Tretton, è quello di raddoppiare le vendite di Ps3 negli Stati Uniti. La PS3 sinora, infatti, non ha avuto sinora la stessa fortuna della console che l'ha preceduta, la PS2: i problemi sono già iniziati prima della "nascita", con i continui rinvii del lancio sul mercato (che provocarono pesanti ripercussioni per il titolo Sony). Ma anche dopo l'arrivo sugli scaffali dei negozi, lo scorso novembre in Giappone e in marzo in Europa, la vita per la console Sony non è stata facile: nonostante possa vantare una serie di caratteristiche tecniche che le rivali non possiedono (lettore blu-ray integrato, accesso Internet via wireless, ecc. ), il suo prezzo elevato ha provocato l'allontanamento di molti potenziali acquirenti, che si sono rivolti verso la concorrenza. Il resto lo ha fatto il sorprendente successo di immagine del controler della Nintendo Wii, il Wiimote, capace di interagire in maniera innovativa con l'utente. I risultati sul mercato sono stati netti: secondo gli ultimi dati, in Giappone Wii surclassa la PS3 con un rapporto vendite di sei a uno. Anche negli Stati Uniti le cose non vanno molto meglio: nel periodo novembre-maggio, sono state acquistate 2,84 milioni di Wii contro 1,38 milioni di PS3.
La decisione di ridurre il prezzo porterà probabilmente vantaggi in termini di vendite per Sony, a scapito soprattutto di una XBox in crisi di immagine, ma potrebbe avere impatti pesanti in termini di bilancio: già a 599 dollari, la casa giapponese vendeva la PS3 in perdita (secondo alcune stime anche di 240 dollari ad esemplare), e infatti lo scorso anno il rosso della sua divisione gaming è stato di ben 1,9 miliardi di dollari. Anche quest'anno Morgan Stanley si attendeva un bilancio in negativo per 240 milioni di dollari, ma il taglio dei prezzi annunciato oggi farà sicuramente aumentare questa cifra. Ovviamente Sony non punta al suicidio economico: aumentare la propria quota di mercato nel settore delle console costituisce un passo obbligato per vendere più giochi, che nel lungo periodo costituiscono la vera fonte di profitto per le multinazionali del settore.
In contemporanea con l'annuncio del taglio dei prezzi della PS3 da 60 GB, Sony ha annunciato il lancio sul mercato americano di una console con un hard disk da 80 GB, al prezzo di 599 dollari.