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La galassia delle componenti etnico-religiose |
Tutte le divisioni di un Paese molto complesso da capire |
L'Irak ha una superficie di 434.128 chilometri quadrati (quanto la Svezia) con una popolazione di circa 24 milioni di abitanti divisa, da un punto di vista etnico, in una maggioranza araba (70%) e un'importante minoranza curda (28%). Dal punto di vista religioso, l'Islam è la religione di Stato, ma i musulmani sono divisi tra la maggioranza di sciiti (oltre il 60%) e una importante minoranza di sunniti (circa il 34%, tra i quali anche la maggioranza dei curdi), mentre la comunità dei cristiani di Oriente, soprattutto cattolici caldei, è stimata al 3 per cento. Altre minoranze, limitate al Nord, sono costituite da turcomanni e da assiri.
Oggi le componenti etnico-religiose sono quasi proporzionalmente rappresentate nel Governo ad interim, con primo ministro e 15 ministri sciiti, 8 sunniti, 7 curdi, 1 cristiano e 1 turcomanno.
LA DIVISIONE RELIGIOSA
Gli sciiti - L'Irak meridionale ospita due delle principali città sante sciite, Kerbala e Najaf, mentre la terza, Samarra, si trova 100 km a Nord di Baghdad. Anche Bassora, la seconda città dell'Irak, che ha una popolazione di circa un milione e mezzo di persone, è abitata prevalentemente da sciiti.
La loro storia è costellata da rivolte contro il regime di Saddam. Poco dopo la Guerra del Golfo, nel marzo del 1991, la Guardia repubblicana di Saddam Hussein represse duramente una rivolta sciita, nata con la speranza di ricevere un appoggio dagli americani. Appoggio che invece non ci fu, e lasciò spazio a un massacro che secondo alcune fonti causò 15mila morti.
Furono rasi al suolo i centri storici delle città di Kerbala e Najaf.
I sunniti - Sono localizzati in tutto il Paese, specie a Nord di Baghdad, con assoluta prevalenza nella zona detta, appunto, "triangolo sunnita", a Nord Ovest della capitale, fra le città di Falluja, di Ramadi e di Tikrit (quest'ultima, città natale di Saddam). Sunniti sono i gruppi legati alla rete terrorista di al Qaida che hanno rivendicato i peggiori attentati in Irak.
I cristiani - Sono circa 750mila, in maggioranza cattolico-caldei (che riconoscono l'autorità del Papa), ma vi sono minoranze di siro-cattolici, di nestoriani, di giacobiti e di siriano-ortodossi.
LE MINORANZE ETNICHE
I curdi - Il Kurdistan iracheno si trova nella parte Nord-orientale dell'Irak: in quest'area di circa 70mila chilometri quadrati, che si incunea tra la Turchia sudorientale e l'Iran nordoccidentale, vivono 3,7 milioni di persone, la maggior parte curdi ma con la presenza di una minoranza turcomanna e di una assiro-caldea. La maggior parte dei curdi, dai 12 ai 15 milioni, vive in Turchia. Comunità curde sono presenti anche in Iran, Siria e in Armenia. L'importanza strategica del Kurdistan iracheno è enorme: prima della Guerra del Golfo da qui proveniva il 50% del petrolio iracheno. La maggioranza dei curdi è di religione islamica sunnita.
I turcomanni - Entrati nella regione al tempo del dominio ottomano, parlano un dialetto di ceppo turco. Costituiscono meno del 2% della popolazione irachena, vivono in prevalenza in zone rurali schiacciate fra la zona araba e quella curda. Ma una consistente porzione di turcomanni vive nella città di Erbil. Sono di religione sunnita.
Gli assiri - Sebbene non siano mai stati presi in considerazione dalle statistiche ufficiali irachene, rappresentano meno dell'1% della popolazione. Parlano un dialetto aramaico e discendono delle antiche popolazioni della Mesopotamia, precedenti cioè al dominio arabo. Vivono in prevalenza nelle grandi città o in piccoli villaggi nel Nord Est del Paese, prevalentemente nella regione curda.
Gli yazidi - Piccolissima minoranza che pratica una religione mista di islamismo, cristianesimo e zoroastrismo e vive i villaggi impoveriti sulle montagne a Ovest di Mossul.
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