18 marzo 2005 |
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I locali storici di Milano |
Per chi non ama i centri commerciali, per chi non vuole sentirsi inadeguato in un mare di oggetti anonimi, Touring Club, in collaborazione con la Camera di Commercio di Milano, ha pubblicato “I locali storici di Milano”.
Una guida che suggerisce di non percorrere distrattamente le strade del capoluogo lombardo, ma invita a soffermarsi di fronte a quei locali che, nei cinquanta o addirittura cento anni di vita, non hanno perso il loro fascino e la qualità dei loro prodotti.
In rassegna novantanove esercizi commerciali, gioielli di lunga tradizione che, dal 1500 al 1950, hanno fatto la storia della città.
Dai ristoranti alle librerie, dagli alberghi alle pasticcerie, scopriremo, in un viaggio a ritroso, il sapore dei tempi perduti.
La guida, che segue un criterio cronologico (dall’esercizio più antico al più giovane), apre le sue pagine con l’“Antica osteria La Rampina”, inaugurata nel 1500 e ancor oggi attiva nel proporre piatti della cucina lombarda come la cotoletta con l’osso o il risotto alla milanese.
Seguono fra i ristoranti “il Boeucc”, locale di Piazza Belgioioso, che affonda le sue radici nel 1696, quando iniziò a ospitare una clientela di prestigio, fatta di nobili, musicisti e attori e la “Trattoria Bagutta”, che dal 1924 ospita letterati, artisti e intellettuali.
Passando dalla buona cucina all’abbigliamento, scopriamo nascosti tra anonimi spazi di grandi firme, luoghi di culto come “Pedraglio” che dal 1870 propone raffinati tessuti insieme ai loden di Salisburgo e ai kilt scozzesi o “Ravizza” da sempre amato dagli sportivi della città.
Tante sorprese ci attendono, poi, passando da una pagina a un’altra.
Chi avrebbe mai pensato, ad esempio, di trovare in Via Monte Napoleone, ormai icona dello shopping modaiolo, una “Coltelleria” gestita dalla famiglia Lorenzi, che vanta antenati arrotini?
E ancora, chi conosce la passione dei Sanguinetti? I due fratelli, amanti della filatelia, fin dai tempi della scuola collezionarono francobolli rari e preziosi, dando vita poi nel 1906 a un negozio che divenne ben presto un punto di riferimento per i cultori del genere.
E non mancano storie di persone e di luoghi che ci riportano a un tempo quasi mitico, quando un carabiniere nel lontano 1927 aprì un negozio di ferramenta in Viale Bligny, allora vicino all’aperta campagna, o quando, quasi un secolo fa, la famiglia Marchesi iniziò a gestire la “Legatoria Conti Borbone” in Corso Magenta, ora luogo di progetti, che opera nella creatività.
Chi ama i grandi magazzini rimarrà attonito nello scoprire che i fratelli Bocconi, i fondatori de “la Rinascente”, prima di inaugurare il negozio italiano di abiti preconfezionati, vendevano indumenti usati alla fiera degli O bej o bej, non ancora consapevoli del proprio destino.
Insieme al vecchio meneghino anche il giovane curioso (che guarda al futuro, con un occhio al passato), troverà nelle antiche pasticcerie come “Cova”, “Taveggia”, “Galli”, “Garbagnati” e “Sant’Ambroeus” una meta ideale per pause relax, lontano dalla frenesia degli happy hour e dai riti imposti dalla “Milano da bere”.
E’ in luoghi come “Savinelli” (negozio che offre articoli per fumatori) o negli alimentari di fama illustre come “Peck”, “Oldani” e “Parini” che scopriremo una Milano dal passato non fossilizzato, ma rinnovato e reso quanto mai attivo, negli anni della globalizzazione, da abili professionisti.
Una guida che, pur ricordando con un velo di nostalgia i tempi perduti (quando dietro al bancone dei negozi sedevano i proprietari, sempre pronti a indirizzare il cliente con consigli e suggerimenti) parla anche del nostro presente, offrendo il volto di una città che fiera e tenace, resiste nelle sue tradizioni.
“I locali storici di Milano”
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