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Il felice matrimonio tra arte e gastronomia |
Unisce la gastronomia all’arte il volumetto "Dolci a Corte - dipinti ed altro" di Giovanna Giusti: un matrimonio che potrebbe sembrare profano, soprattutto a chi conosce l’attività di storica dell’arte dell’autrice. Il dubbio viene dissipato fin dall’introduzione da Antonio Paolucci, che ricorda come "La gastronomia è una cosa assai seria, perché ci aiuta a capire la civiltà e la cultura di un’epoca".
Via libera alla lettura, quindi, che scorre piacevolmente tra le opere della Firenze alla Corte dei Medici, con qualche divagazione ove suggerito dal percorso gastronomico: ciambelle e cioccolata, cialde e panpepati, biscotti e confetti, senza dimenticare frutta, frittelle e sorbetto, si uniscono a dipinti noti e meno noti, alcuni dei quali sono vere e proprio riscoperte dovute alla paziente ricerca di Giovanna Giusti.
Un modo insolito e leggero, ma assolutamente non banale, per capire un po’ di più della Firenze medicea, raccontata attraverso scene di vita quotidiana che illustrano banchetti e mercati, interni di famiglia e cucine. Senza trascurare le immagini sacre: come ci ricorda la Madonna della pappa, di Lorenzo Lippi, che viene ritratta nel gesto naturale di imboccare il bambino (a sua volta geloso e goloso custode di una ciambella serrata nella mano sinistra).
A interessante corredo le antiche ricette, dedicate chi volesse riappropriarsi dei sapori di allora apprezzandone aromi e fragranze.
Un consiglio pratico: affrontare la lettura dopo cena, per meglio concentrarsi sulla parte artistica e ridurre al minimo la piacevole sensazione di acquolina in bocca che cresce pagina dopo pagina.
Giovanna Giusti Galardi
Dolci a Corte - dipinti ed altro
Sillabe
pp.95, Euro 9,30
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