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Casi di Net Economy - Provincia Autonoma di Bolzano

Denominazione AziendaProvincia Autonoma di Bolzano
SedeVia Renon 13 - 39100 Bolzano
AreaProvincia
Area: Altro (specificare)-
Tipologia del progettoAltro
Tipologia del progetto: Altro (specificare)Telelavoro
Tipo Ente
Data di avviamento dell’attività di net-economy / eGovernmentDicembre 1999
Numero di addetti alla gestione delle attività di net-economy3
Modalità di finanziamento del progettoAutofinanziamento*
Valore dell’investimento iniziale sul progetto45.000 €
Valore degli investimenti realizzati successivamente
Costi annuali di manutenzioneRientrano nel Fleet Management aziendale
Indici di misura delle attività svolte – dei risultati ottenuti - tramite l’applicazione durante l’ultimo esercizioRientrano nel Fleet Management aziendale
Rapporti con il piano di e-Government
Eventuale coinvolgimento dell’applicazione in un quadro più vasto di progetti PA
Usabilità e/o replicabilità del progetto in un contesto europeo
Partnership eventuali sul progettoTeknova s.r.l, Milano
Sito webwww.provincia.bz.it
Data di aggiornamento della presente scheda03/2005
Per ulteriori informazioni …ripartizione.personale@provincia.bz.it



Obiettivi del progetto
L’obiettivo principale del progetto è quello di verificare l’applicabilità del telelavoro presso un’amministrazione locale al fine di:- migliorare l’efficienza e la flessibilità operativa dell’amministrazione;- far crescere il livello di soddisfazione degli impiegati, consentendo una migliore qualità della vita, grazie a: una maggiore autonomia, una più efficace organizzazione del proprio lavoro, una distribuzione tra lavoro e tempo libero più adatta alle esigenze del singolo, e, di conseguenza, un calo del livello di stress;- creare nuove e più agevoli modalità di lavoro per gli impiegati che hanno problemi di mobilità;- salvaguardare, sia pure nei limiti della diffusione del fenomeno, l’ambiente e lo sviluppo del territorio.

Soluzione realizzata
Con il telelavoro è stato possibile distribuire sul territorio singole parti del complesso sistema organizzativo aziendale, mantenendone il controllo attraverso una connessione di tipo telematico.La soluzione del telelavoro a domicilio si è limitata alla delocalizzazione operativa di singole attività, trasferendone l’esecuzione fisica, ma mantenendo le attività all’interno di un sistema organizzativo e gestionale unitario. La soluzione adottata ha “spostato” il luogo “organizzativo” di lavoro presso la sede del lavoratore, ma ha lo ha mantenuto all’interno di una struttura, fisica ed informatica, strettamente “aziendale”.I prerequisiti tecnologici necessari sono assolutamente elementari. Infatti, presso il domicilio di ogni telelavoratore, devono esistere: un Personal Computer e una stampante, una linea telefonica e la possibilità di accesso remoto ai servizi basilari di Internet e della posta elettronica.Il telelavoratore può collegarsi alla Intranet provinciale su una linea 54 kb e può connettersi alle applicazioni SAP o Oracle; può anche stabilire delle sessioni (Emulazione 5250) di lavoro sul mainframe AS400. Le limitazioni sono quelle di una linea di trasmissione a 54 kb e, in certi casi, è necessario un adattamento del proprio lavoro, cercando di concentrare le attività che assorbono più banda nei giorni di rientro in sede. Inoltre, il telelavoratore ha accesso alle varie risorse della rete per i quali è abilitato, quali drive di rete, stampanti, eMail server, Internet ecc. È la Provincia di Bolzano che consegna al telelavoratore un notebook (con tutti i programmi necessari installati: dal sistema operativo ai programmi, Office, Browser, eMail-Client ecc…), una stampante, se necessario anche un FAX, e in più la linea telefonica e la linea dati.La manutenzione dell’Hardware in dotazione al telelavoratore è a carico dell’amministrazione. In caso di guasto, il telelavoratore è tenuto a chiamare il CallCenter e, eventualmente, a riportare il componente guasto in ufficio per le attività di manutenzione. Se il guasto non è rimosso entro 8 ore e la sua gravità è tale da impedire lo svolgimento regolare del lavoro, l’amministrazione provinciale può decidere di richiamare il telelavoratore in sede.Il telelavoratore è, in ogni caso, tenuto ad accedere alle rete provinciale dalla sede, almeno una volta ogni due settimane, per installare le versioni più recenti dell’antivirus e dei patch del sistema.

Stato del progetto
La sperimentazione è stata avviata nel settembre 1998 e si è conclusa alla fine del 1999. Nel progetto sono state coinvolte 14 ripartizioni e, in generale, sono stati invitati a partecipare al progetto circa 300 dipendenti.Durante la fase di realizzazione del progetto (Progetto Tele40), che si è svolta successivamente alla fase di sperimentazione, sono stati coinvolti 40 dipendenti.Anche gli aspetti normativi sono stati analizzati e regolati preventivamente. La sottoscrizione di un accordo tra l'Amministrazione Provinciale e le Rappresentanze Sindacali ha consentito di definire le modalità, i tempi di svolgimento e i livelli organizzativi da coinvolgere nel progetto di telelavoro. La gamma di figure professionali coinvolte nel progetto si è ampliata sempre di più. Ad oggi, i dipendenti provinciali coinvolti nel telelavoro sono circa 50 e comprendono molte professionalità: insegnanti, traduttori, programmatori, analisti e sistemisti EDP, analisti applicativi, assistenti di segreteria, collaboratori amministrativi, contabili, ispettori di organizzazione e amministrativi, collaboratrici turistiche, redattori, psicologi e molti altri ancora. I telelavoratori domiciliari della provincia di Bolzano, per motivi comunque organizzativi e di comunicazione, hanno l’obbligo di:- due rientri settimanali;- due ore di reperibilità per la giornata intera di telelavoro (il “quando” viene definito tra il dipendente e il suo superiore).La durata dei rientri dipende dal tipo di contratto del telelavoratore e dal tipo di orario che svolge. Ad esempio, per i dipendenti a tempo pieno, con 5 giornate lavorative la settimana, la durata del rientro è di due giornate; mentre per quelli part tim, i rientri devono essere equiparabili ai due quinti del tempo lavorativo totale e devono essere suddivisi su almeno due rientri settimanali.

Sviluppi futuri
Il telelavoratore è, ormai, una figura acquisita ed accettata e ci si aspetta un ampliamento sempre più consistente di richieste di adesione da parte dei dipendenti della Provincia. Le richieste vanno fatte alla ripartizione del personale e ogni richiesta è valutata dal punto di vista sia tecnico sia organizzativo. Se il processo di valutazione dà un risultato positivo, il dipendente può iniziare con il telelavoro dopo che sono passati i tempi tecnici necessari alla messa a disposizione delle linee e della dotazione sia Hardware sia Software.Per il futuro si prevede, infine, il potenziamento della linea dati (passando a tecnologia ADSL), per favorire il lavoro con applicazioni Client/Server che offrono prestazioni poco soddisfacenti con la banda attualmente disponibile.

Note
I vantaggi sono stati notevoli ed evidenti:- Crescita della produttività individuale, trasferita in maniera diretta all’amministrazione provinciale, che si trova a registrare la creazione di valore aggiunto dovuto a:- crescita del numero di “pratiche” svolte dalle unità di telelavoro;- registrazione di un minore ricorso a giorni di malattia o alla richiesta di permessi; si è verificato più volte il caso di telelavoratori, in non perfette condizioni di salute, che hanno svolto comunque - grazie al telelavoro ed al fatto di non dover uscire dalla propria abitazione – l’attività lavorativa, nonostante avessero richiesto, o fossero nelle condizioni di dover richiedere, la giustificazione dell’assenza per malattia;- Possibilità di integrare il tradizionale orario di lavoro part time, svolgendo a distanza attività lavorative che richiedono il superamento dell’orario lavorativo contrattuale; l’amministrazione ha dunque, grazie alla nuova metodologia lavorativa, uno strumento in più per contrattare integrazioni (temporanee) al normale orario di lavoro e rendere più flessibile la propria struttura organizzativa;- Gestione più efficiente degli spazi d’ufficio, con possibilità di poterne ridurre (in prospettiva futura) le esigenze; il costo per l’affitto dei circa 13 m2 che l’amministrazione riserva per una postazione di lavoro, sarebbe immediatamente risparmiabile nell’ufficio in cui due lavoratori svolgessero la loro attività 2/3 giorni alla settimana ciascuno e, in maniera alternata, nel telelavoro.Un ulteriore vantaggio è rappresentato da una possibile riduzione del traffico urbano, direttamente proporzionale al numero di telelavoratori coinvolti, concentrata in una zona di traffico che ha il suo baricentro intorno all’uffici della Provincia.

* L’intero progetto è stato finanziato con risorse della Provincia, tramite stanziamento di bilancio approvato in giunta.


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