Che cosa sono e a che cosa servono
Al via l’era della previdenza complementare. Dal 1° gennaio 2007 è entrato in vigore il decreto legislativo 252/2005 (che attua la riforma delle pensioni “Maroni” dal nome dell’omonimo ministro del Welfare) che prevede una nuova disciplina dei fondi pensione o forme pensionistiche complementari. Queste sono forme di previdenza, - autorizzate e sottoposte alla vigilanza di un’Autorità pubblica, ossia la Commissione di vigilanza sui fondi pensione (Covip) - che hanno come specifico obiettivo di costruire una prestazione pensionistica integrativa.
Dunque, nei primi sei mesi del 2007, dal 1° gennaio al 30 giugno, il lavoratore può in qualsiasi momento far confluire alla previdenza integrativa il proprio Tfr e i versamenti del datore di lavoro, oltre ai propri. Dopo di che il datore di lavoro verserà il Tfr maturato da quella data in poi, alla forma prescelta, dal 1° luglio 2007 (si tratta della regola generale in quanto il Tfr maturato prima dell’adesione del lavoratore non viene toccato e continua ad essere gestito dal datore di lavoro nel rispetto della vecchia normativa).
In particolare rientrano tra le forme pensionistiche complementari: i fondi pensione chiusi o negoziali; aperti; i contratti di assicurazione sulla vita con finalità previdenziali e ancora i fondi pensione preesistenti, cioè quelli istituiti prima del novembre del 1992.

TOP FONDI APERTI
 Nome fondo Performance %
  1 anno 3 anni
Bim Vita Equity - BIM Vita 35.23% -
Comparto Azion. Cl.B - Fondiaria - Sai 33.73% -
Azionaria - Zed Omnifund 33.71% -
Comparto Azion. Cl.A - Fondiaria - Sai 33.52% -
HORIZON 30 - Cardif - Gruppo BNP Paribas 33.50% -21.69%
TOP FONDI CHIUSI
 Nome fondo Performance %
  1 anno 3 anni
Dinamico - Cooperlavoro 14.24% -1.31%
Crescita - Fondav 14.01% -14.48%
Crescita - Fonchim 13.46% -11.44%
Crescita - Fondapi 13.39% -
Crescita - Telemaco 12.92% -9.13%

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