Il fondo dello Stato gestito dall'Inps
Dalla forma pensionistica complementare “residuale” costituita presso l’Inps, va distinto quello indicato come Fondo statale gestito dall’Inps.
Si tratta del Fondo per l’erogazione ai lavoratori dipendenti del settore privato dei trattamenti di fine rapporto (di cui all’articolo 2120 del Codice civile) previsto dai commi 755 e seguenti della Finanziaria e gestito dall’Inps per conto dello Stato per la cui disciplina è stata predisposta la bozza di decreto attuativo, indicato a proposito anche decreto sul Fondo “Tesoreria”.
In particolare il Fondo per l’erogazione del Tfr riceverà le quote mensili di trattamento di fine rapporto maturando del personale delle imprese con alle proprie dipendenze un numero di addetti pari o superiore a 50 che espressamente abbiano scelto di non destinare il Tfr alla previdenza complementare manifestando l’opzione di lasciarlo in azienda.
Il datore di lavoro dovrà, con effetto dal 1° gennaio scorso, versarle all’Inps, ma ciò accadrà solo quando saranno trascorsi i sei mesi che il lavoratore ha a disposizione per decidere sulla sorte del suo Tfr.

Con l’Inps il referente è ancora l’azienda
In verità, però, non si tratta di un fondo di previdenza in senso stretto, in quanto in qualche modo viene recuperato il precedente regime. Il Tfr che viene conferito a questo Fondo Inps, infatti, non cambia natura e di conseguenza alla fine dell’attività lavorativa il dipendente otterrà il suo Tfr con le vecchie regole. Non cambiano neppure i rapporti con l’azienda che resta l’unico referente: sarà sempre il datore di lavoro, e non l’Inps, a fornire le prestazioni riferite al Tfr – sia per la concessione di eventuali anticipazioni che per la liquidazione in caso di cessazione del rapporto di lavoro - salvo poi conguagliare la somma erogata con i contributi dovuti al fondo o, in caso di incapienza, su tutti i contributi dovuti agli enti previdenziali nel mese di erogazione. Se anche quest’ultimo importo fosse insufficiente sarà ancora l’Inps a preoccuparsi di provvedere, entro 30 giorni, al saldo della quota di sua competenza.

I Contributi
Per quanto riguarda il versamento dei contributi, il fronte delle aziende partirà dal mese successivo alla presentazione da parte del dipendente del modello che riporta l’opzione per il mantenimento del Tfr in azienda; la quota sarà però quella maturata fino ad allora a partire dal 1° gennaio scorso, rivalutata al mese precedente quello in cui inizia il versamento.
Tra l’altro, - come conseguenza delle regole introdotte dalla riforma per il calcolo dei dipendenti e quindi delle dimensioni dell’azienda per cui si veda la scheda 1.6 – il Fondo Inps non riguarda i lavoratori con contratto di durata inferiore a 3 mesi e a domicilio, gli impiegati, i quadri e i dirigenti del settore agricolo e tutti quei lavoratori per i quali i contratti collettivi prevedono la corresponsione periodica delle quote di Tfr o l’accumulo presso soggetti terzi.

TOP FONDI APERTI
 Nome fondo Performance %
  1 anno 3 anni
Bim Vita Equity - BIM Vita 35.23% -
Comparto Azion. Cl.B - Fondiaria - Sai 33.73% -
Azionaria - Zed Omnifund 33.71% -
Comparto Azion. Cl.A - Fondiaria - Sai 33.52% -
HORIZON 30 - Cardif - Gruppo BNP Paribas 33.50% -21.69%
TOP FONDI CHIUSI
 Nome fondo Performance %
  1 anno 3 anni
Dinamico - Cooperlavoro 14.24% -1.31%
Crescita - Fondav 14.01% -14.48%
Crescita - Fonchim 13.46% -11.44%
Crescita - Fondapi 13.39% -
Crescita - Telemaco 12.92% -9.13%

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