A pochi giorni dal Motor Show di Bologna, la presenza delle auto made in China perde un pezzo: come anticipato ieri da «Automotive News Europe» la Daimler ha ottenuto dal tribunale un'ingiunzione che impedisce l'esposizione al Motor Show della Shuanghuan "Noble", un'auto cinese accusata dalla stessa Daimler di essere sostanzialmente una copia della Smart ForTwo. Il gruppo tedesco aveva già ottenuto un'ingiunzione simile in Germania, e ha impedito al distributore locale China Automotive Deutschland di mostrare la Noble (che in Europa dovrebbe essere venduta come "Bubble") al Salone di Francoforte.
La Martin Motors, distributore della Shuanghuan per l'Europa, ha detto di aver fatto ricorso e di sperare che il caso possa essere risolto prima del Salone. «Siamo decisi a vendere la Bubble in Europa poiché siamo totalmente convinti che sia un prodotto completamente diverso dalla Smart ForTwo» ha detto ad «Automotive News Europe» Viviana Martinelli, portavoce della Martin Motors. La carta più forte della Martin Motors è che la Bubble è una quattro posti con motore anteriore, mentre la ForTwo è una biposto a motore posteriore. Se la disputa con Daimler verrà risolta, i piani della Martin Motors prevedono di vendere la Bubble in Italia e Romania entro la fine di dicembre, e poi in altri Paesi europei.
La battaglia legale avviata dalla Daimler contro la Noble/Bubble non è l'unica da parte dei costruttori europei: la Fiat ha citato in giudizio la Great Wall, produttrice della Peri – praticamente un clone della Panda. Due settimane fa il presidente della Great Wall, Wei Jianjun, ha inaugurato ufficialmente la linea di produzione della Peri e ha confermato che l'azienda intende vendere l'auto in Europa nel 2008.
Per ore, comunque, non è prevista la presenza della Peri a Bologna. Non solo: dopo l'avvio della causa da parte del Lingotto, la Great Wall ha pensato bene di togliere la Peri dal proprio sito... ma solo dalla versione inglese: quella con gli ideogrammi cinesi riporta ancora in bella mostra la stessa Peri insieme ad altre due "piccole", una dal frontale ispirato alla Toyota Yaris e una, già presentata al Salone di Shanghai, che ricorda straordinariamente un'altra giapponese, la Daihatsu Materia. La Peri affronta da questo mese il mercato cinese, a prezzi che vanno dai 4 ai 5mila euro: un prezzo pari a poco più di metà di una Panda, ma con motori e caratteristiche tecniche non comparabili.
Niente nuove cinesi, invece, a Bologna: con il marchio Katay la Dr Motor di Isernia presenterà un Suv, già presente l'anno scorso, della cinese Gonow (ma con motori nuovi Euro4). Era già presente, anche se arriva ora al debutto sul mercato, anche la prima vettura italo-cinese: la Dr5, assemblata a partire da questo mese dalla stessa Motor nel suo stabilimento, su scocche della cinese Chery e meccanica in parte cinese e in parte Fiat. Un SUV che verrà venduto per sei mesi in esclusiva negli ipermercati della catena Iper.
