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Telefonare con l'sms
di Alessandro Longo
Uno dei modi più innovativi di fare pubblicità su cellulare è stato appena inventato da Blyk, il primo operatore mobile gratuito al mondo; è un virtuale nel Regno Unito, ma «sbarcheremo in Italia al più tardi nel terzo trimestre 2008», annuncia a Nova24 Timo Ahopelto, head of strategy and business development di Blyk.
Blyk manda fino a sei messaggi pubblicitari al giorno per ciascun utente. In cambio dà 217 sms e 43 minuti di chiamate gratis al mese. Poiché intende reggersi sugli sponsor, è ovvio che ha bisogno di un modello pubblicitario molto efficiente: «ci stiamo riuscendo, gli utenti sono molto interessati alla nostra pubblicità, che vendiamo a 200 sterline ogni mille impression. Un prezzo quattro volte più alto di quello medio, su cellulare, nel Regno Unito». La formula? «Come ci confermano i sondaggi, gli utenti Blyk avvertono la nostra pubblicità non come tale, ma più come un gioco o come informazioni utili. Sfruttiamo anche il fatto che il nostro è un target esclusivamente di giovani, interessati a modi innovativi di comunicazione e pronti a rispondere a stimoli interattivi».
Un esempio è la campagna di Blyk per lo sponsor L'Oreal. Non manda messaggi che dicano: «compra questo rossetto ». Bensì: «a quale personaggio famoso ti senti più simile?». L'utente risponde con un nome. Blyk manda un altro messaggio dicendo quale trucco L'Oreal è usato da quella star.
«Tutti gli altri grandi attori, come Google, cercano di vendere pubblicità su cellulare come su internet – dice Ahopelto –.Con banner. Credo sia un errore.Bisogna sfruttare la forza comunicativa del cellulare e costruire una rete di relazioni tra utenti intorno a un brand. I nostri utenti lo fanno: si mandano tra di loro i messaggi pubblicitari ricevuti, estendendo ad altri il gioco proposto».
«È un modello molto interessante, ma non dimentichiamo che la pubblicità mobile è un business nascente, animato da eccessivo ottimismo», spiega Thomas Husson, analista di Jupiter Research.
I ritorni economici sono incerti, i numeri sono piccoli (secondo Informa Telecoms & Media la spesa pubblicitaria su cellulare passerà dagli 871 milioni di dollari del 2007 agli 11,3 miliardi del 2011, nel mondo).
Comunque si cresce: «nel 2006 abbiamo raccolto 4,2 milioni di euro, per la pubblicità su cellulare. Per il 2007 prevediamo 13 milioni di euro», dicono da Dada, che ha l'esclusiva come concessionaria per la pubblicità agli utenti di 3 e (da marzo 2007) di Vodafone. Offerta sui portali mobili, via sms e mms.
Tim usa Matrix come concessionaria (interna al gruppo Telecom Italia). Wind non è ancora partita con la raccolta. Di recente le agenzie di comunicazione hanno cominciato ad aprire sezioni specializzate nel realizzare campagne per cellulari. L'ha fatto a fine ottobre Agency.com, a Milano, tra le prime in Italia. «Quando la regolamentazione sarà pronta, potremo anche creare pubblicità basata sulla geolocazione dell'utente, calcolata con il telefonino», spiega Franco Ricchiuti, amministratore delegato di Agency.com.

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