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Firmato il contratto: aumento medio di 277 euro

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8 dicembre 2007

Un aumento di 277 euro per il triennio 2008-2010. È questo l'accordo raggiunto questa notte tra l'Abi e le 9 sigle sindacali per il rinnovo del contratto dei bancari. Il contratto, che era scaduto a fine 2005, è stato rinnovato «per la prima volta nelle relazioni industriali in Italia, fino al 2010» spiega l'Abi in una nota congiunta precisando che l'intesa oltre «alla definizione del biennio 2006-2007» consente così «di dare certezze di medio termine».

Per il biennio trascorso, quello cioè 2006-2007, Abi e sindacati si sono accordati per erogare complessivamente una «una tantum» di 1.600 euro medi quale arretrato per la figura dell'ex capo ufficio con 6 scatti di anzianità. Per la stessa figura l'aumento complessivo medio mensile, alla fine del prossimo triennio (2010), sarà di 277 euro. Il rinnovo del contratto interessa 330 mila lavoratori del settore bancario.

«L'intesa dà certezze all'industria bancaria e ai lavoratori, innova in tema di relazioni sindacali, crea le premesse per favorire e qualificare l'occupazione del settore», precisa la nota congiunta, spiegando che è stato «migliorato ulteriormente l'apprendistato per i giovani». «Per la prima volta nelle relazioni industriali in Italia, oltre alla definizione del biennio 2006-2007, il contratto è stato rinnovato fino al 2010: la nuova scadenza consente - è ribadito nel comunicato - di dare certezze di medio termine sia ai bancari sulla tutela del loro potere d'acquisto, che alle imprese, anche alla luce della concorrenza crescente sui mercati finanziari internazionali».

«Ampio spazio è stato riservato ad aspetti qualificanti come l'occupazione, tenendo presenti le esigenze di flessibilità delle imprese bancarie che operano in un mercato aperto e competitivo, creando le premesse per favorire e qualificare il lavoro nel settore». In questa direzione l'attenzione si «è concentrata sui giovani migliorando ulteriormente lo strumento dell'apprendistato quadriennale, sul quale aziende e sindacati puntano per un'occupazione di qualità, riducendo a un solo livello il sottoinquadramento».

Sulle relazioni sindacali, le parti hanno poi concordato di realizzare un modello «al passo con l'evoluzione degli assetti organizzativi e dimensionali delle imprese, e in particolare dei gruppi bancari, nati a seguito delle profonde trasformazioni intervenute negli ultimi anni: è stata introdotta la possibilità di contrattazione a livello di gruppo in sostituzione di quello aziendale».
Sul tema delle pari opportunità verranno realizzate iniziative per la valorizzazione delle risorse femminili e piani formativi anche avvalendosi dei finanziamenti previsti dalla legge. E, ancora, è stata introdotta l'assistenza sanitaria di lungo periodo per malati non autosufficienti (Long term care). Gli importi, oggetto dell'intesa, «oltre a tutelare il potere d'acquisto, sono un riconoscimento - conclude la nota - alla crescita della produttività del sistema».

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