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Occhialeria, contratto-pilota

di Cristina Casadei

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12 DICEMBRE 2007

Impianto unitario delle rivendicazioni per tutti i lavoratori raggruppati nel comparto tessile ed estensione delle competenze e dei contenuti della contrattazione di secondo livello. È una piattaforma con cui sarà sperimentata più di un'innovazione quella presentata ieri dai sindacati all'Anfao,l'associazione che raggruppa i produttori di articoli ottici. Un testo destinato a fare da apripista a tutte le aziende del comparto.L'obiettivo è la semplificazione contrattuale. Per centrarlo, in presenza di una frammentazione della controparte datoriale, il sindacato sceglie di aggirare l'ostacolo. E così ogni settore del comparto avrà lo stesso impianto normativo. Contratti diversi, ma richieste e regole identiche. In questo processo l'occhialeria acquisisce un ruolo cruciale, tanto che per avviare la trattativa del contratto (che fra l'altro comprende anche giocattoli, penne e spazzole e reti da pesca) sindacati e imprese si sono dati apppuntamento all'Associazione industriali di Belluno. Il luogo è simbolico: a pochi chilometri ha in-fatti sede la Luxottica, la maggiore industria del comparto.

Sullo sfondo la costruzione della piattaforma per il rinnovo del contratto "madre" del settore, quello del tessile. «La prossima assemblea si svolgerà il 18 dicembre e già allora saremo in grado di illustrare precisamente i contenuti della piattaforma – spiega Valeria Fedeli, segretario generale della Filtea Cgil –. Abbiamo deciso di muoverci con forte anticipo perché vorremmo rinnovare per tempo il contratto che scade il 30 marzo 2008». Il punto di partenza è la riforma degli inquadramenti e il riconoscimento delle professionalità. «Le principali richieste presenti nell'ipotesi – spiega Valeria Fedeli – puntano a una decisa innovazione sul piano delle relazioni industriali partecipative ». Il secondo elemento saliente della piattaforma presentata ieri, è l'estensione e qualificazione delle competenze e i contenuti della contrattazione di secondo livello. «Chiediamo che venga estesa per tutta la filiera produttiva o per omogeneità di lavorazioni o per territorio – dice Fedeli –. Questo potrebbe consentire un'evoluzione decisiva anche per il contratto nazionale perché sostiene un innovativo sistema di relazioni industriali partecipative in cui verrebbe coinvolta non soltanto la griffe o il marchio dominante, già internazionalizzati, ma anche le piccole imprese contoterziste che fanno parte della catena del valore del prodotto che arriva sul mercato». In questi anni il sindacato ha condiviso molte proposte con il sistema di rappresentanza delle imprese a tutti i livelli e con questo rinnovo, come puntualizza Fedeli, «vuole ottenere il riconoscimento del ruolo dei lavoratori nei processi di trasformazione già avvenuti».
Quanto alle rivendicazioni per l'occhialeria, la richiesta sui minimi contrattuali è di 95 euro medi mensili (nell'ultimo rinnovo biennale la richiesta era stata di 78 euro). Per una volta, però, il mantenimento del potere d'acquisto dei salari appare oscurato dalla grande novità della piattaforma "unificata".

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