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Ecco gli aumenti in busta

di Angelo Muratore

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7 dicembre 2007


Per i lavoratori della scuola aumenti e arretrati in busta paga tra gennaio e marzo. Docenti e Ata (ausiliari, tecnici e amministrativi), rispettivamente nella misura media mensile di 140 e 100 euro lordi, potranno vedere i risultati del nuovo Ccnl siglato definitivamente da Aran e sindacati il 29 novembre 2007. Si chiude, così, un lungo confronto fortemente condizionato dalla mancata copertura finanziaria nei tempi previsti. La trattativa, infatti, è andata ben oltre le scadenze se solo si pensa che più di un milione di docenti e Ata aspetta il contratto di lavoro dal 1° gennaio 2006. A breve, poi, occorrerà aprire le trattative per il prossimo biennio economico 2008-09, tenendo conto che il Ccnl appena sottoscritto disciplina il lavoro nella scuola per il quadriennio normativo riferito al 2006-09 e per il biennio economico 2006-07. Le trattative, però, si preannunciano faticose per la mancata previsione delle risorse necessarie nella finanziaria per il 2008.

Stipendi a regime
Docenti e Ata, almeno per due ragioni essenziali, dovranno aspettare ancora qualche mese prima di percepire quanto dovuto: in primo luogo, perché parte degli aumenti e degli arretrati è legata alle risorse che saranno disponibili dopo l'approvazione della legge finanziaria per il 2008 (è una tendenza ormai consolidata far scontare i ritardi nei rinnovi contrattuali a risorse disponibili solo "a futura memoria"); in secondo luogo, una volta disponibili le risorse, occorrerà attendere i tempi tecnici necessari perché gli uffici pagatori possano procedere ai calcoli e ai conseguenti pagamenti di aumenti e arretrati. Tutto ciò non esclude, però, che un acconto sui futuri miglioramenti possa già trovarsi in busta paga sin da gennaio. Prevedibilmente, gli stipendi del personale della scuola saranno a regime entro il mese di marzo 2008. Invece, riguardo ai supplenti, i cui stipendi vengono liquidati dalle scuole, è necessario che vengano erogati i corrispondenti finanziamenti da parte del Mpi.

Sviluppo retribuzioni
Il Ccnl 29 novembre 2007 assicura un incremento medio delle retribuzioni del 6,07% per i docenti e del 6% per gli Ata. Al raggiungimento di tali percentuali e, quindi, degli aumenti medi mensili concorre l'insieme delle risorse disponibili sia per gli stipendi tabellari che per il salario accessorio fisso e variabile. Perciò, anche il fondo di istituto è preso in considerazione come se la quantità di risorse complessive venisse distribuita in parti uguali a tutti i dipendenti. Per il 2006 gli aumenti corrispondono all'indennità di vacanza contrattuale, non essendo state previste dalla finanziaria di allora altre risorse. Basta moltiplicare l'aumento mensile, secondo il profilo di appartenenza, per 13 mensilità, come indicato nella tabella 1 allegata al Ccnl e si ottiene l'arretrato su base annua. Stesso discorso per gennaio 2007. Quanto alla terza decorrenza, 31 dicembre 2007, si potrà contare su una retrodatazione degli aumenti al 1° febbraio 2007, grazie alle risorse aggiuntive di 1.000 milioni di euro autorizzati per i rinnovi dei contratti pubblici col decreto fiscale collegato alla legge finanziaria 2008 e, proprio per questo motivo, disponibili dal prossimo anno. Docenti e Ata potranno completare il calcolo aggiungendo agli aumenti tabellari gli incrementi dei rispettivi compensi accessori fissi: retribuzione professionale docenti e compenso individuale accessorio, come da tabelle n. 3 e 4 allegate al Ccnl. Anche l'indennità di direzione, per i direttori amministrativi, è stata incrementata di 160 euro annui.

La carriera
Restano ferme ancora una volta le questioni legate alla carriera e al merito di docenti e Ata, nonostante i ripetuti annunci. Da tempo è aperta la ricerca di soluzioni qualificate per affrontare il problema della carriera, anche in questo Ccnl piatta e uniforme, scandita soltanto da incrementi stipendiali di anzianità uguali per tutti. Nonostante le buone intenzioni, puntualmente ripetute almeno dal 1987, per ora non esiste alcun meccanismo di valutazione che concretamente valorizzi il lavoro e la carriera del personale della scuola.

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