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Quando il «pubblico» conviene

di Silvio Rezzonico e Giovanni Tucci

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Lunedí 12 Novembre 2007

Dipendenti pubblici, pensionati e loro familiari (anche non iscritti all'Inpdap), possono ottenere mutui a condizioni particolari. La durata del prestito va da 5 a 30 anni e l'importo da 30mila a 400mila euro. Per i tassi fissi, lo spread massimo è dello 0,9% rispetto all'Irs e per quello variabile dello 0,9% rispetto all'Euribor trimestrale.
L'importo massimo finanziabile è del 100% dell'immobile per l'acquisto della prima casa e dell'80% negli altri casi. Le spese di perizia sono di 200 euro massimi e quelle di istruttoria nulle. Vietati i prefinanziamenti a condizioni diverse. Il tasso di mora non può essere superiore a quello contrattuale maggiorato di 2 punti mentre i tempi di erogazione sono di 60 giorni al massimo.
La singola banca può proporre condizioni migliori. Per esempio l'Rti (Raggruppamento temporaneo di imprese) composto da Prestinuova, Banca Popolare di Vicenza, Banca Nuova e Cassa di Risparmio di Prato propone uno spread dello 0,59% sul fisso e la Banca Nazionale del Lavoro e la Banca popolare dello 0,8 per cento. Anche sul variabile lo stesso Rti si attesta sullo 0,59%, mentre lo 0,75% è assicurato da Banca Toscana, Monte dei Paschi di Siena e Banca Agricola Mantovana.
Quelli con cessione del quinto dello stipendio o della pensione sono prestiti personali più volti alla ristrutturazione che all'acquisto. Il quinto riguarda lo stipendio al netto delle ritenute: l'importo massimo erogabile è di 50mila euro (ma la cessione del quinto non può intaccare la pensione minima) e la durata massima di 10 anni. Il Taeg massimo è di 7,5% per durate fino a 60 mesi e dell'8,25% per durate da 61 a 120 mesi.
Questo tipo di prestito viene erogato rapidamente, in pratica senza istruttoria, anche a persone già protestate, perché garantito da stipendi o pensioni. Ma gli svantaggi possono essere molto pesanti: è indispensabile infatti stipulare una polizza sulla vita in caso morte che, per i dipendenti in servizio deve coprire anche la cessazione senza diritto a pensione o la grave inabilità.
Soprattutto per i pensionati, la polizza può incrementare i costi, anche perché non sono conteggiati al fine del calcolo del tasso di usura. Una stima di Fiditalia afferma che per un pensionato maschio di 65 anni che può cedere 200 euro al mese e richiede un finanziamento della durata di cinque anni la polizza costa 600 euro (1.300 se la durata sale a dieci anni).
Per i dipendenti pubblici,comunque, l'operatore finanziario è tenuto ad avvalersi per la polizza della copertura Fondo Rischi Inpdap se i tassi praticati da una polizza convenzionata sarebbero superiori a quelli garantiti dal Fondo stesso.
Alcune casse professionali (ad esempio quelle dei giornalisti e dei geometri) concedono mutui agli iscritti. La Cassa geometri concede fino a 250mila euro (400mila con cointestazione di più iscritti) per immobili ad abitazione o studio. Lo spread su Irs (tasso fisso) o Euribor (variabile) è dello 0,6 per cento.

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