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| Forse non tutti sanno che Maurizio Maggiani è anche un valentissimo fotografo. In questo libro dedicato a Genova, Maggiani, nelle vesti inedite di fotografo, esplora con il suo obiettivo i luoghi che coincidono con la memoria della città e al contempo con la memoria che lui ha del suo rapporto con la città. Una visione quasi onirica di Genova, una città che gli è comparsa davanti progressivamente quando da bambino è arrivato da Levante con i genitori per un periodo di degenza in ospedale. Quella visione segna molta parte della sua maniera di guardare alla città e di raccontarla. Non ci sono molti monumenti in questo volume. O almeno non i monumenti canonici. Ci sono Sampierdarena e le sue fabbriche, ci sono i vicoli che salgono dal porto, ci sono l'area collinare e il mare-operaio. La stessa cosa accade un po' per la parte narrata, costituita da una serie di segmenti narrativi che cercano la città attraverso prospettive sghembe – quella dell'infanzia, certo, ma anche quella di certi personaggi misteriosi che disseminano Genova di scritte, o trovano pertugi di conforto. | | Maurizio Maggiani
Mi sono perso a Genova
Feltrinelli, 2007 160 pagine, 19,50 euro |
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