Garmin svela il nüvifone, servizi mobili e nuovi modelli per TomTom

di Mario Cianflone

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4 Marzo 2008
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Sfida al calor bianco sui navigatori portatili, con l'olandese TomTom che riaccende lo scontro con la grande rivale, l'americana Garmin. La prima rinnova l'offerta dei Pnd, i portable navigation device, da parabrezza, la seconda invece stuzzicata dall'attacco dei costruttori di telefonini, Nokia in testa, espone per la prima volta il "nüvifone", un vero navigatore con telefonino incorporato o, secondo i punti di vista, uno smartphone con Gps incluso che fa leva su un display touch, ora tanto di moda grazie all'Apple iPhone.

Garmin, come annunciato un mese fa, debutta nel difficile mercato della telefonia mobile con un dispositivo ibrido. Incorpora infatti funione telefoniche di ultimo tipo, compresa la connettività 3.5 G, con software per la navigazione sia su internet, come web browsing, sia, soprattutto, sulle strade. Particolare riguardo è dato ai servizi di infomobilità, i cosiddetti location based service. Le informazioni sono fornite via Google. Il nüvifone si basa quindi su tre concetti: connessione, comunicazione e navigazione. L'interfaccia è basata su ampie icone.

Per l'azienda delle Cayman Island, lo sbarco nel mobile è un passo quasi obbligato visto che case come Nokia sono arrivate addirittura alla seconda generazione di navifonini e sul Gps hanno scommesso molto. Il gigante finlandese ha deciso di investire oltre 8 miliardi di dollari per conquistare il produttore di mappe digitali Navteq, mentre a TomTom l'operazione Tele Atlas - altro gigante delle mappe - sta iniziando a creare qualche problema con l'antitrust, oltre che sul fronte economico-finanziario. E mentre il telefonino, come è testimoniato anche dagli ultimi modelli di Samsung, sempre più spesso sposa la navigazione, TomTom rilancia sui servizi per il traffico basati proprio sulla tecnologia cellulare. Si chiama Hd traffic receiver il sistema, ora offerto sui nuovi modelli, che permette grazie a un sim card di ricevere informazioni in tempo reale sul traffico: così il navigatore digitale e il pilota in carne ed ossa possono adeguare la rotta e schivare le code.

L'intelligenza di software e silicio è il comune denominatore dei nuovi TomTom go lanciati al Cebit. Si chiamano 930, 730 e 530 e presentano due innovazioni fondamentali. Iq Routes e Advance lane guidance. La prima tecnologia è in grado di calcolare il percorso in funzione delle reali velocità medie misurate direttamente sulle strade e non più attraverso una media standard statica. In tal modo il dispositivo è in grado di proporre percorsi che effettivamente richiedono meno tempo rispetto ad altri. La seconda mira a offrire una visualizzazione più realistica e tridimensionale. E in pratica la risposta a Navigon, a Becker e a Mio Technology che hanno fatto del 3D una delle frecce nel loro arco.

I nuovi TomTom Go, che a livello estetico presentano variazioni di scarsa entità, come la livrea nera, saranno disponibili a partire dal prossimo mese di aprile e vanno a rimpiazzare la precedente famiglia "x20", lanciata a dire il vero neanche un anno fa. Ma si sa il turnover dei prodotti è sempre più veloce. E in un mercato come quello dei Pnd contraddistinto da prezzi in caduta verticale si deve continuare a innovare per cercare di mantenere alto il valore e "inventare" un nuovo impulso al consumo o alla sostituzione.

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