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Sony, Panasonic & Co.: è "guerra" di alleanze negli schermi piatti

di Gianni Rusconi

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8 GENNAIO 2008

Il Ces di Las Vegas celebra decine e decine di nuovi annunci in fatto di schermi a cristalli liquidi e al plasma per la gioia delle migliaia di visitatori accorsi in Nevada ma intanto dietro le quinte la guerra fra i vari produttori si fa sempre più intensa. Il via alle danze l'ha dato Matsushita, poco prima di Natale, preannunciando un accordo a tre secondo il quale la compagnia nipponica titolare del marchio Panasonic acquisterà al pari di Canon una quota (il 24,9%) di Hitachi Displays. Quest'ultima è una società controllata al 100% da Hitachi che produce schermi a cristalli liquidi di piccole e medie dimensioni e fortemente impegnata nello sviluppo di pannelli ultrapiatti a tecnologia Oled (Organic light-emitting diode). La decisa virata di Panasonic, che rimane il produttore numero uno al mondo di Tv al plasma, verso il mondo Lcd si concretizzerà anche con il controllo del pacchetto azionario di IPS Alpha Technology, joint venture a suo tempo creata dalla stessa Matsushita con Toshiba (di cui rileverà la quota del 15%) e Hitachi per la produzione di display a cristalli liquidi di medio e grande formato.

Toshiba a braccetto con Sharp
A poche ore dall'annuncio ufficializzato dal Presidente di Matsushita Fumio Ohtsubo ecco quindi arrivare la notizia del nuovo accordo sancito fra Toshiba e Sharp, secondo cui la prima andrà a comprare dalla seconda il fabbisogno di pannelli per la propria linea di televisori Lcd venduta in tutta il mondo. La casa nipponica ridurrà drasticamente l'incidenza dei suoi attuali fornitori (IPS Alpha e LG. Philips) per coprire il proprio fabbisogno di schermi oltre i 32 pollici con i display prodotti nell'avveniristica fabbrica da 3,4 miliardi di dollari che Sharp sta mettendo in piedi in Giappone (la "mass-production" è prevista a partire dalla primavera del 2010) per alimentare a sua volta la disponibilità d'offerta per i propri Tv Aquos. E non solo: il "deal" di cui sopra prevede anche la fornitura da Toshiba a Sharp di semiconduttori per apparecchi Lcd e il numero uno di Toshiba, Atsutoshi Nishida, ne ha subito sottolineato l'importanza a fini dello sviluppo dei rapporti d'affari fra le due compagnie, oggi attestati nell'ordine degli 80 miliardi di yen.
Sony e Samsung puntano sui pannelli Oled
Le novità di fine 2007 annunciate da Sony sono state due, arrivate una dietro l'altra nell'ultima settimana dell'anno. Dapprima il colosso nipponico ha confermato le intenzioni di stoppare definitivamente la produzione dei televisori a retro proiezione (e decisione identica ha preso anche Seiko Epson e, sul mercato americano, Hitachi) e concentrarsi a tutta forza sui pannelli Oled (un modello da 11 pollici è già in produzione), che affiancheranno la rinomata famiglia di Lcd Bravia. In seguito ha lasciato intendere che la partnership con Samsung Electronics per la produzione in join venture di pannelli a cristalli liquidi (di cui la multinazionale coreana è oggi leader mondiale) potrebbe non soddisfare nel medio termine la domanda di mercato per gli schermi piatti ed ecco quindi la necessità di trovare altri fornitori. Samsung, da parte propria, da una parte è concentrata nella battaglia legale con Sharp per respingere l'accusa rivoltale da quest'ultima (prima negli Usa e poi direttamente in Corea) in merito alla violazione di brevetti e dall'altra procede a tappe forzate nello sviluppo dei televisori ultrapiatti Oled. Un nuovo prototipo di Tv da 31 pollici (con spessore di soli 4,3 millimetri, un decimo di quello di un normale apparecchio Lcd) che sfrutta la tecnologia a diodi organici verrà infatti messo in vetrina fra una settimana al Consumer Electronic Show di Las Vegas e nell'occasione si attendono dal gigante asiatico conferme circa la produzione in volumi, sin dal 2008, di pannelli Oled da 14 pollici.
Da Matsushita a Samsung, quelle sopra descritte sono grandi manovre che potrebbero ridefinire gli equilibri di un mercato ricco – le vendite di Tv Lcd saliranno nel 2010 a quota 91 miliardi di dollari - e destinato a segnare in modo decisivo il futuro prossimo venturo di molti giganti della consumer electronics. Un mercato marchiato a fuoco dalle grandi alleanze che registra strategie agli antipodi per quanto riguarda la produzione dei pannelli, il componente chiave di un televisore Lcd: Matsushita investirà 2,7 miliardi di dollari per una nuova unità produttiva, Toshiba vende la propria quota nella joint venture IPS Alpha e si affiderà totalmente a produttori terzi (con Sharp nella veste di fornitore privilegiato), Sony e Samsung investono a piene mani nei pannelli ultrapiatti Oled.

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