All'Ifa di Berlino di fine agosto i "leit motiv" in tema di televisori a schermo piatto erano stati i seguenti: Full Hd, e cioè l'alta definizione servita da fonti digitali compatibili a una risoluzione di 1080 linee, 100 Hertz , a massima scansione di frequenza possibile, un tempo prerogativa solo dei Tv a tubo catodico, e "24p", il sistema nato per riprodurre sui televisori di casa le immagini con qualità cinematografica quanto a numero di frame per secondo impressi sullo schermo.
Alta definizione tridimensionale, Quadruple Full Hd e schermi da 108 pollici
Al Ces si è aperta invece una nuova pagina per l'industria televisiva e dell'home entertainment nel suo complesso perché in vetrina a Las Vegas sono arrivati (e in largo numero) i primi prototipi di apparecchi di nuova generazione che vedranno il mercato fra la prima metà del 2008 e la fine del 2009. Nell'ambito delle novità tecnologiche registrate Ces, accanto a quelle presentate dal gotha dell'industria televisiva, ha trovato spazio anche un'innovazione tutta italiana. Ci riferiamo a Sim2 Multimedia, partner di Dolby Laboratories per lo sviluppo di uno schermo piatto Lcd ad alta definizione che utilizza la nuova tecnologia di visualizzazione Hdr (High Dynamic Range) e l'avanzato sistema di illuminazione a diodi (Led) di quest'ultima. Il tutto per dare vita a un apparecchio che per livelli di contrasto e luminosità offrirà una qualità di immagine paragonabile a quella che percepisce realmente l'occhio umano in termini di profondità, dettaglio e colore.
Il lancio commerciale di questi prodotti è ancora da venire ma per gli appassionati di elettronica di consumo è già tempo di vedere da vicino i primi esemplari funzionanti di quella che sarà la televisione di domani: in passerella sono infatti sfilati schermi Oled di medio formato (Samsung e Sony), Tv a retroproiezione Dlp (Digital light processing) a tecnologia laser (Mitsubishi), pannelli Lcd Full Hd in grado di supportare immagini 3D in alta definizione e dotati di connettività wireless (Lg Electronics), HdTv a 120 Hz (Philips), Lcd dallo spessore ridotto a pochissimi centimetri (Hitachi e Jvc), apparecchi a bassissimo consumo energetico e in piena filosofia "green" (ancora Philips) e display a cristalli liquidi e al plasma con una diagonale visiva di 150 pollici (Panasonic e Sharp). Parlare quindi di Tv hd ready è quasi arcaico e la riprova arriva ancora da Samsung, che ha messo in vetrina un prototipo funzionante di schermo Qfhd-Quadruple full-high definition da 82 pollici, la cui risoluzione di immagine arriva a 3.840 x 2.160 pixel.
Samsung guida la carica sugli Oled
Della tecnologia a diodi organici (Oled è l'acronimo di Organic light emitting diodes ed è usata in modo diffuso per i display dei telefonini) applicati agli schermi televisivi se parla da almeno due anni e finalmente il là dato da Sony – la prima ad entrare in produzione con un modello da 11 pollici - a questa nuova (presunta) rivoluzione digtiale ha trovato seguito. A Las Vegas, Samsung Electronics ha confermato di essere pronta a scommettere sul fronte Oled e i due prototipi da 14 e 31 pollici esposti in vetrina lo confermano; Jongwoo Park, President della divisione Digital Media Business del colosso coreano, è del resto stato chiaro: "le tecnologie Oled e Quad Full Hd rappresentano il nuovo paradigma nel campo della risoluzione di immagine e nel design dei Tv ultra piatti". Un televisore Oled, questo il messaggio che lancia Samsung, pesa in effetti il 40% in meno di un equivalente apparecchio Lcd perché varie volte più sottile (fra i tre e i cinque millimetri lo spessore medio) e promette una qualità visiva superiore, garantita da un livello di contrasto di 1.000.000: 1, da una luminosità di 550 nit e da una densità dei colori del 107%. L'unico neo, a quanto pare, sono i tempi: se il modello da 14 pollici verrà prodotto in volumi sin dall'anno prossimo, per i modelli di medio e grande formato il lancio commerciale è previsto per il 2010.
Panasonic e Hitachi alla finestra, Sony aspira alla leadership
Che gli Oled possano diventare, ma solo fra qualche anno, un nuovo paradigma per il mercato consumer lo ha detto a Las Vegas anche Toshihiro Sakamoto, Presidente della divisione Audio e Video di Panasonic (che sì sta investendo in questa tecnologia ma ha scommesso in grande stile sui pannelli a cristalli liquidi): "inizierà a diventare un mercato vero e proprio nel 2015, quando riuscirà a pareggiare il rapporto prezzo/prestazioni di Lcd e plasma, di cui gli Oled sono i più accreditati successori".
I costi, quindi, sarebbero il motivo alla base del lento sviluppo dell'offerta di schermi Oled, che a a differenza degli Lcd sfruttano componenti organici per emettere luce che richiedono un processo di lavorazione aggiuntivo rispetto ai tradizionali pannelli a retroilluminazione. Dello stesso avviso anche un altro produttore giapponese, Hitachi, che inizierà a produrre schermi Oled sopra i 33 pollici per il "mass market" solo a partire dal 2016, quando le economie di scala (e quindi i margini di guadagno) lo permetteranno.
In casa Sony, per contro, i pannelli ultra sottili sono già una realtà, per quanto modesta in fatto di volumi prodotti, e da gennaio la società inizierà a commercializzare il modello da 11 pollici (Che costa circa 2.500 dollari al pubblico) anche negli Stati Uniti. Al Ces, intanto, è apparso un prototipo di Tv Oled da 25 pollici. La convinzione di Sony è quella di primeggiare in questo segmento vincendo una sfida che, per stessa ammissione di Katsumi Ihara, capo della del Consumer Products Group della multinazionale, presenta numerosi ostacoli.
