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| SPECIALE ELEZIONI 2008 | |
| Berlusconi: «No al paradigma del posto fisso»
di Nicoletta Cottone
«Senza posto fisso non c'é futuro? Non sono d'accordo con quanto pensa Giulio Tremonti». Così il Cavaliere sulla questione giovani e posti di lavoro, nel corso della registrazione di Sky Tg24 Pomeriggio. «Io vorrei che il paradigma del posto fisso fosse meno valorizzato». Poi ricorda la strategia del Pdl sulla materia. «Noi per i giovani - dice il leader azzurro - abbiamo fatto qualcosa grazie a un eroe italiano che si chiama Marco Biagi, con la sua riforma. Andando oltre i Co.co.co. della sinistra. Prima si poteva restare precario tutta la vita. Ora noi diamo flessibilità e un contratto a progetto che può durare 18 mesi. Le statistiche ci dicono che oltre il 70% dei contratti a tempo poi si trasformano a tempo indeterminato».
Riforme. Su una possibile collaborazione con la sinistra per fare le riforme il Cavaliere è scettico. «Metto la firma che saranno i comunisti di sempre e si batteranno in Parlamento contro le nostre riforme». Poi sottolinea che il Pd «ha copiato il 60% del nostro programma, perfino le nostre proposte sulle riforme» e quindi «quando saremo al governo loro dovrebbero dire sì alle nostre modifiche dell'architettura istituzionale». A chi gli domanda quindi se anche i canali diplomatici aperti durante l'esplorazione di Franco Marini per un nuovo Governo tra Gianni Letta e Goffredo Bettini si siano interrotti, Berlusconi risponde: «Credo di sì, credo che abbiamo smesso di sentirsi perché Gianni Letta è un gentiluomo mentre Goffredo Bettini ci ha portato attacchi assolutamente volgari».
Schede elettorali. Replicando a caldo a Pier Ferdinando Casini, leader dell'Udc, secondo cui è scandaloso che a quattro giorni dal voto ci sia chi chieda il cambio delle schede, dice: «Abbiamo tentato di tutto, ma purtroppo a questo punto credo che la situazione é quella che é e così resterà». Poi lancia un nuovo attacco al ministro dell'Interno. «È scandaloso quello che ha fatto Amato e non quello che abbiamo proposto noi».
Ministri. In caso di vittoria elettorale del Pdl, l'ex ministro alle Pari Opportunità, Stefania Prestigiacomo, tornerà a essere ministro, assicura Berlusconi, ma non specifica quale ministero guiderà la parlamentare siciliana. «Stiamo ancora vedendo», ma i ministri che guideranno Interni ed Esteri, «non saranno donne».
Donne. «La sinistra non ha gusto nemmeno per quello che riguarda le donne». Le nostre, ha detto il Cavaliere, «oltre a essere tutte belle, sono pure tutte superlaureate. E quando dico che sono più belle, lo dico perché io guardo in Parlamento... e non c'è paragone».
Telefonata a Sakozy. «Per primo, dopo il voto, chiamerò Sarkozy perchè dopo la sua elezione lui chiamò me per primo». | |
| 8 aprile 2008 | |
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