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| SPECIALE ELEZIONI 2008 | |
| Berlusconi studia il piano giovani
di Barbara Fiammeri
Sostegno ai giovani. È questo il nuovo slogan della campagna elettorale di Silvio Berlusconi. Oltre alla detassazione degli straordinari, all'abolizione dell'Ici sulla prima casa e alla soluzione dell'emergenza rifiuti il Cavaliere lancia anche il piano «per un'edilizia rivolta ai giovani» molti dei quali – assicura – «saranno presenti nelle nostre liste».
Convinto di avere la vittoria in tasca – anche perché «se gli italiani dovessero far vincere Veltroni allora vorrà dire che se la saranno cercata e se lo meritano...», – Berlusconi ieri ha dedicato la giornata a concludere l'intesa con An sul listone del Pdl siglato in serata. «Abbiamo raggiunto l'accordo con grande soddisfazione, sia di An che di Forza Italia», ha commentato soddisfatto il presidente dei senatori di An Altero Matteoli, dopo aver partecipato alla trattativa. Al partito di Gianfranco Fini andrà circa il 30% dei parlamentari che alla Camera si tradurrà in 84 deputati mentre 209 saranno quelli di Fi in cui però si deve tener conto dei 15-20 posti da assegnare alle formazioni minori (la Dca di Rotondi, Azione Sociale di Mussolini, il Pri di Nucara e La Malfa, i Pensionati di Fatuzzo, il Nuovo Psi di Caldoro, i Liberaldemocratici di Dini e gli Italiani nel Mondo di De Gregorio). Mentre fuori dal Pdl 50 seggi sono stati previsti per la Lega e l'Mpa di Lombardo che si presentano con il loro simbolo nella coalizione, portando così a quota 340 il numero dei parlamentari a Montecitorio.
Adesso si tratta di fare i conti in famiglia. Ieri, dopo l'accordo raggiunto con Fini, a Palazzo Grazioli è salita Michela Vittoria Brambilla che chiede spazio per gli esponenti dei suoi circoli. A bussare alla porta sono stati anche Gianfranco Micciché, in attesa di ricollocazione dopo il ritiro della sua candidatura a Governatore della Sicilia per far posto al leader dell'Mpa Raffaele Lombardo giunto anche lui poco dopo negli uffici romani del leader del Pdl.
L'accordo sulle liste consente ora al Cavaliere di dedicarsi alla campagna elettorale che si aprirà con la presentazione del programma nel prossimo week end. Berlusconi ieri ha abbandonato i toni moderati per sferrare un durissimo attacco ad Antonio Di Pietro: «Mi fa orrore», ha detto l'ex premier che ha definito il leader dell'Idv «il campione delle manette» ed è tornato così a criticare l'accordo tra Veltroni e il partito dell'ex Pm: «Significa che c'è nel Pd una cultura giustizialista che non è venuta meno». Per Di Pietro però, le affermazioni di Berlusconi sono sintomo di «paura» («mi ricorda la favola della volpe e dell'uva») e ricorda che anni fa proprio il Cavaliere gli aveva proposto di fare nel suo Governo il ministro dell'Interno.
In realtà, il leader del Pdl non ha alcun dubbio sulla vittoria. Tuttavia, nessuno sottovaluta che il margine di vantaggio sarà decisivo per consentire al centro-destra di governare. Non a caso ieri Fini alla riunione con i coordinatori regionali di An e Fi ha esortato tutti i candidati a darsi da fare il più possibile per evitare sorprese soprattutto al Senato. Ed è per la stessa ragione che anche ieri Berlusconi è tornato a chiedere agli elettori di non disperdere il loro voto. «La realtà è che hanno possibilità di vincere solo due forze politiche: il Pdl con il 46% nei sondaggi e il Pd che ha il 36%. Le altre formazioni politiche hanno solo il problema di superare la soglia per avere deputati e senatori. Noi pensiamo che i voti dati in quella direzione favoriscano la frammentazione e non la possibilità di governare. È una cosa ovvia che non può essere discussa né negata». Nel mirino di Berlusconi c'è l'Udc di Pierferdinando Casini. L'ex premier sostiene di «non avercela con lui» ma sia tra gli azzurri che dentro An è palpabile il timore che i centristi possano mettere a repentaglio il risultato al Senato impedendo la vittoria del Pdl in alcune Regioni. | |
| 28 febbraio 2008 | |
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