SPECIALE ELEZIONI 2008
Non solo Berlusconi e Prodi, ma anche Grillo sui siti della stampa estera
di Elysa Fazzino

Tra le elezioni politiche in Spagna, le amministrative in Francia e la lunga battaglia delle presidenziali negli Usa, i siti Internet della stampa internazionale danno poca attenzione oggi alla campagna elettorale italiana. Ma il blog di Beppe Grillo figura al nono posto nella classifica dei 50 blog più popolari redatta dal britannico The Observer, il domenicale del Guardian. Grillo, definito «persona non gradita sulla tv di Stato», «è quotidianamente infuriato specialmente per la corruzione e gli scandali finanziari», ha soprannominato Clemente Mastella «psiconano» (ma non era quello dato a Berlusconi, n.d.r.), «attraverso il suo blog ha mobilitato le piazze in 280 città nel "Vaffa-Day"».

Nel week-end Silvio Berlusconi ha trovato spazio sulla home page del sito del settimanale franceseNouvel Observateur, con il titolo: «Berlusconi ha lanciato la sua campagna a Milano». Il servizio, redatto dell'agenzia Reuters e corredato da una foto del Cavaliere davanti alla platea dei suoi sostenitori, registra – senza enfasi – l'episodio della "carta straccia": Berlusconi ha invitato gli elettori a non credere alle promesse del suo avversario. «Non perdete tempo a esaminare il programma della sinistra perché quando la sinistra arriva al potere, ecco cosa diventa il suo programma», ha detto all'uditorio strappando un pacchetto di fogli e gettandone i pezzi dietro di sè». L'articolo riporta le affermazioni di Berlusconi sul vantaggio di dieci punti del Popolo della Libertà, i suoi attacchi a Walter Veltroni, «l'inniovatore», «diplomato in fiction», senza dimenticare lo striscione con la scritta «Silvio, sei il nostro santo».

Sull'addio alla politica di Romano Prodi, il sito del quotidiano franceseLe Figaromette online una notizia flash dell'agenzia Afp: «Prodi si ritira dalla vita politica italiana». Il dispaccio riferisce che, secondo il Messaggero, Prodi non escluderebbe di accettare in futuro un ruolo come osservatore per conto delle Nazioni Unite, e che, secondo il Corriere della Sera, potrebbe occuparsi di una fondazione nel campo della ricerca economica.

In primo piano i rifiuti italiani in un commento sul quotidiano spagnolo El Pais, intitolato: «Ginevra: si compra spazzatura». Lo scrittore Felix De Azua osserva che se gli svizzeri non avessero seguito alla lettera le raccomandazioni ecologiche per la raccolta differenziata, non sarebbero obbligati a importare la spazzatura dal Sud dell'Italia per evitare la chiusura di un impianto di eliminazione dei rifiuti. Il commento ironicamente osserva: «Grazie alla peculiarità napoletana, alla lotta tra la camorra e i politici che chiedono un aumento delle bustarelle, così come alla perfetta inefficacia dell'amministrazione italiana con o senza bustarelle, la regione Campania può dar lavoro agli inceneritori ginevrini per decenni».




10 marzo 2008