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| SPECIALE ELEZIONI 2008 | |
| Binetti: «I cattolici non capiscono l'intesa con i radicali»
La senatrice teodem Paola Binetti, si dice perplessa e amareggiata dell'intesa fra Pd e radicali. In una intervista rilasciata a Repubblica, ha detto che si tratta di una scelta che «come cattolici, non possiamo capire». La Binetti è portavoce del malumore dei cattolici del Pd che mercoledì prossimo si riuniranno a Roma, annuncia battaglia e si chiede «che fine farà l'equilibrio raggiunto all'interno del partito tra area cattolica e riformista». Con i radicali, spiega la Binetti, ci sono una serie di valori non condivisi, dall'aborto alla contraccezione, dall'eutanasia al valore della famiglia formata dall'unione di un uomo e una donna.
Per la Binetti i cattolici del Paese faranno quadrato per difendere i loro valori dall'interno del Pd. «Prima di prendere posizione - dice la Binetti - vogliamo leggere come sarà codificata questa intesa con i radicali. Anche se le prime mosse dei vari Pannella, Bonino e Cappato ci preoccupano enormemente. Un solo esempio: vogliono candidare un personaggio come il dottor Viale che, come è noto, è uno dei fautori della pillola abortiva Ru486. Perché questa candidatura?».
Nessuna scissione, però, sembra alle porte. «Noi cattolici - dice la Binetti - ci coalizzeremo ancora di più per difendere i nostri valori dentro il partito. Già a partire dal meeting che tutte le nostre componenti cattoliche terranno mercoledì all'Auditorium del Garante della privacy. Nulla di personale contro figure come Emma Bonino, che da ministro ha fatto un buon lavoro. Ma è la sua cultura radicale che è in antitesi ai nostri valori. Vedremo, comunque, su che basi poggerà questo accordo. Poi si vedrà».
La Binetti, poi, non vuole nemmeno prendete in considerazione Umberto Veronesi come ministro della Salute di un eventuale governo Veltroni. Al Giornale ha detto anche che «chiunque si candidi con il Pd deve rispettare la carta dei valori, il codice etico, il programma». Veronesi per la Binetti è «una medaglia a due facce. In lui c'è tanto dell'uomo di cura quanto dell'uomo che ha assunto posizioni in netto contrasto con la cultura cattolica». (N.Co.) | |
| 23 febbraio 2008 | |
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