Con la Fiamma sì al mutuo sociale di Riccardo Ferrazza
Un simbolo con la fiamma (esplicito richiamo all'Msi almirantiano), un leader paladino della "destra sociale" (l'ex senatore di An Francesco Storace), una candidata premier che non rinnega l'eredità del post-fascismo (Daniela Santanchè, 46 anni): sono i segni molto particolari della Destra che, in cartello con la Fiamma tricolore, mira a impossessarsi dei voti di quegli elettori di An insoddisfatti per la scelta di Fini di aggregarsi al Pdl. Missione perseguita insistendo su alcuni temi-chiave, affrontati con un linguaggio schietto che ha molte chance di essere apprezzato dal proprio elettorato: su tutti lotta all'immigrazione irregolare («calci nel sedere ai clandestini») e sicurezza («dobbiamo avere la forza della prevenzione e il coraggio della repressione»), oltre al contrasto di ogni ipotesi di "grande coalizione" («sentinella anti-inciucio tra Berlusconi e Veltroni»). Accanto all'ancoraggio a valori irrinunciabili a queste latitudini politiche – difesa della vita e della famiglia tradizionale – la Destra scommette anche su proposte con forte attrazione tra i votanti più giovani. Un esempio? Il «mutuo sociale», uno strumento con cui «comprare case pubbliche a prezzo di costo senza passare attraverso le banche». La tassazione straordinaria di istituti di credito, assicurazioni e stock option di manager – spiega il partito – servirà a finanziarlo; con la stessa "fonte" verranno pagati gli interessi dei mutui a tasso agevolato della prima casa per le giovani coppie.