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SPECIALE ELEZIONI 2008
An-Fi presto uniti Lega, ok «esterno»
di Barbara Fiammeri

Il simbolo è nuovo ma orientarsi non sarà difficile: il nome di Silvio Berlusconi sarà ben visibile sulla scheda elettorale. Il Pdl, la lista elettorale che ha nel Cavaliere il candidato premier, nasce dall'alleanza tra Fi e An alla quale hanno deciso di aderire anche una serie di formazioni minori quali la Dc di Gianfranco Rotondi, il Partito dei pensionati di Carlo Fatuzzo, i socialisti di Stefano Caldoro e anche Azione sociale di Alessandra Mussolini.
L'idea è quella di dar vita a una formazione politica in cui possano riconoscersi tutti gli elettori del centro-destra, esclusa la Lega che rivendica la propria autonomia. Il partito di Bossi sulla scheda elettorale comparirà infatti con il proprio simbolo, accanto a quello del Pdl con cui è coalizzato avendo sottoscritto lo stesso programma e sostenendo lo stesso candidato premier.

Il mantenimento del simbolo era stata anche la condizione posta dall'Udc di Casini e dalla Destra di Storace, che però sia Berlusconi che Fini hanno rifiutato. La ragione ufficiale è che la Lega è un movimento «caratterizzato a livello territoriale», tant'è che non si presenterà in tutte le Regioni. Per lo stesso motivo nella coalizione per Berlusconi premier è entrato con il suo simbolo anche il Movimento per l'autonomia siciliana (Mpa) di Raffaele Lombardo che sarà presente solo nelle circoscrizioni elettorali del Sud.
Il Pdl non è ancora un partito ma un'alleanza elettorale. Un'operazione simile a quella lanciata da Ds e Margherita con l'Ulivo nel 1996 e completata poi con la nascita del Pd.

L'idea di dar vita a un unico grande partito del «popolo del centro-destra» venne esposta da Silvio Berlusconi nell'estate del 2005. L'insuccesso elettorale del 2006 e gli scontri tra il Cavaliere e gli alleati rallentarono però il processo di unificazione, che fu poi rilanciato da Berlusconi nel comizio di Piazza San Babila il 18 novembre scorso. «La rivoluzione del predellino» (così fu ribattezzata perché l'ex premier utilizzò la sua auto come palco) non ottenne inizialmente il sostegno degli alleati storici del Cavaliere a partire da An che aveva fatto sapere di non essere interessata alle «annessioni».
Con la caduta di Prodi a fine gennaio e il conseguente scioglimento delle Camere, Fini e Berlusconi mettono però da parte le polemiche. Ai primi di febbraio i due leader annunciano ufficialmente la nascita dell'alleanza elettorale quale primo passo per il varo della nuova formazione politica, che si perfezionerà dopo le elezioni con lo scioglimento di Fi e An, già proprietari del simbolo del Pdl.

www.ilpopolodellaliberta.it




25 marzo 2008

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