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| SPECIALE ELEZIONI 2008 | |
| Guardian: Spagna alle urne meglio dell'Italia
di Elysa Fazzino
Un confronto tra Italia e Spagna – poco lusinghiero per gli italiani – e il caso Alitalia sono i due principali temi legati alla campagna elettorale italiana che trovano spazio oggi sui siti Internet dei giornali stranieri. Nel paragone tra Italia e Spagna, hanno la meglio gli spagnoli, secondo un articolo pubblicato sul sito internet britannico del Guardian. Nel servizio intitolato «Trading places» (scambio di posto), John Hooper fa un parallelo tra i due grandi Paesi del Sud dell'Europa impegnati nelle elezioni politiche e mette in evidenza un «contrasto dolorosamente netto». Secondo Hooper «gli spagnoli – scrive – vanno da qualche parte, mentre gli italiani girano in tondo». La Spagna va alle urne il 9 marzo semplicemente perché la legislatura è al suo termine, nonostante Zapatero fosse a capo di un governo di minoranza. Invece, il governo di Romano Prodi, che nel 2006 ha avuto una maggioranza sul filo del rasoio, fin dall'inizio è stato caratterizzato da litigi tra i partner della coalizione e dopo 20 mesi «l'infelice alleanza» è caduta. La prossima amministrazione sarà per la Spagna la decima dal 1978, mentre per l'Italia sarà la 27ma.
«La maggiore stabilità politica della Spagna è una delle chiavi della sua migliore performance economica. Negli ultimi 12 anni, la sua crescita economica è stata tre volte quella dell'Italia». Gli italiani hanno perso terreno perfino in settori dove sono da tempo in vantaggio. Secondo il Guardian, oggi Roma ha meno turisti di Barcellona. La più grande catena di abbigliamento è spagnola (Zara) così come la più grande banca d'Europa (Santander). E lo scorso dicembre, «gli italiani si sono stupiti nello scoprire che l'anno prima il prodotto interno lordo pro capite della Spagna aveva superato il loro».
«In Spagna ciò che è nuovo tende a essere considerato buono, in Italia è il contrario»: Hooper descrive una società rivolta al passato, dove prevalgono le persone anziane e i vecchi atteggiamenti. Sottolinea che Silvio Berlusconi ha 71 anni e che le decisioni devono tenere conto dei limiti imposti dalla Chiesa: «L'ultimo governo Berlusconi ha approvato una delle leggi più restrittive d'Europa sulla fertilizzazione in vitro. Prodi ha tentato, e ha clamorosamente fallito, di fare una legislazione che avrebbe dato diritti limitati alle coppie non sposate, compresi i gay». L'aumento delle donne che lavorano in Spagna è una delle ragioni della sua rapida crescita economica e ci sono più spagnole che italiane ai vertici della politica e degli affari. Tra i pochi campi in cui l'Italia è chiaramente in testa c'è il calcio, con la Coppa del Mondo del 2006. Ci sono però segnali che gli ultimi eventi – come l'emergenza rifiuti – stiano «galvanizzando» gli italiani e spingendoli a reagire. «Per la prima volta da decenni, gli elettori italiani hanno la chance di portare un vero cambiamento generazionale», con Walter Veltroni. Ma il tempo stringe. «Anche la Grecia sta recuperando terreno. "La Stampa" ha previsto l'anno scorso che a questo passo potrebbe superare l'Italia nel 2012».
Le critiche di Berlusconi alla vendita di Alitalia ad Airfrance sono trattate dai siti di numerosi media. Nella sua corrispondenza da Roma sul Financial Times, Guy Dinmore osserva che le dichiarazioni dell'ex premier in un'intervista a Sky «hanno fatto diventare la vendita una questione elettorale» e ipotizza che l'accordo possa saltare se l'opposizione di centrodestra di Berlusconi vincesse le elezioni». Gli analisti politici, secondo il quotidiano finanziario britannico, hanno interpretato i suoi commenti come un tentativo di puntellare la sua base elettorale nel Nord Italia. Considerazioni analoghe si ritrovano nel servizio dell'Associated Press, ripreso dal sito dell'International Herald Tribune: le affermazioni di Berlusconi sono un'indicazione che «se ritorna al potere…potrebbe fermare i negoziati esclusivi tra Alitalia e Air France-Klm».
Sul caso Alitalia compaiono notizie e servizi anche sui siti dei giornali Usa New York Times (Reuters) e Wall Street Journal, oItre che su quelli dei giornali francesi Les Echos (un articolo di Marie-Laure Cittanova e una notizia Afp) e Nouvel Observateur (Ap).
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| 5 marzo 2008 | |
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