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SPECIALE ELEZIONI 2008
Sicilia: l'asse si sposta da Palermo a Catania
di Umberto Lucentini

Comunque finirà la sfida, in Sicilia c'è già una certezza:
dopo anni e legislature "Palermo-centriche" il prossimo presidente della Regione sarà un politico catanese. E' destinata a spostarsi l'asse del potere in Sicilia perché sia Raffaele Lombardo, presidente della provincia di Catania, sia Anna Finocchiaro, capogruppo del senato del Pd ed etnea d'adozione, provengono dalla Sicilia Orientale. Due espressioni, diverse tra di loro, dell'Etna-valley, per dirla con una definizione forse poco appropriata ma illuminante. Una svolta geografica i cui effetti sono tutti da decifrare e che ha investito anche altre istituzioni chiave siciliane, come la nuova Confindustria guidata dal siracusano Ivan Lo Bello.
Così, se Lombardo, candidato del movimento autonomista Mpa in lizza col centrodestra, terrà l'ultimo comizio a Grammichele, il piccolo centro catanese dove è nato e cresciuto, la Finocchiaro, in corsa per il Partito democratico, chiuderà la sua campagna elettorale a Modica, il borgo natio nel Ragusano, con a fianco il commissario Montalbano televisivo, l'attore Luca Zingaretti.
"In Sicilia non è in corso una battaglia ideologica, ma un confronto tra premodernità e modernità. Chi vuole scegliere la modernità, voti per me" è lo slogan che la candidata del centrosinistra sta ripetendo nei suoi ultimi comizi sperando di sgretolare il consenso che ha permesso a Forza Italia e Udc di governare in questi anni.
"Il terzo settore rappresenta il futuro dell'economia regionale e sarà una priorità della mia azione di governo qualora dovessi essere eletto presidente della Regione" ribatte Raffaele Lombardo, che punta anche sulla costruzione del Ponte sullo Stretto per prendere il posto di Salvatore Cuffaro, il governatore costretto alle dimissioni a gennaio dopo la condanna al processo per le "talpe" al palazzo di giustizia di Palermo.
E se la Finocchiaro – che corre in tandem con Rita Borsellino, fondatrice del movimento "Un'altra storia" - lancia gli ultimi appelli agli indecisi, i quali potrebbero essere determinanti, Lombardo parte come favorito ma invita tutti i suoi a volare basso: "Non me la sento di fare previsioni. Credo poco a tutte le rilevazioni e ai sondaggi. Ho sperimentato previsioni capovolte anche al comune di Catania".
Nel ruolo di terzo incomodo in corsa anche Sonia Alfano, in lista con gli Amici di Beppe Grillo: la figlia del giornalista Beppe, ucciso dalla mafia a Barcellona Pozzo di Gotto, attacca: "Lombardo e la Finocchiaro hanno lo stesso programma".
Nel confronto a distanza tra i programmi dei due big, però, qualche differenza sostanziale c'è. La Finocchiaro vuole realizzare l'Agenzia sanitaria regionale per la gestione di Ausl e ospedali pubblici, Lombardo pensa a spostare la gestione dei fondi sanitari dall'assessorato alla Sanità a quello del Bilancio. Il candidato autonomista spinge per il Ponte sullo Stretto, la sua concorrente punterebbe sul potenziamento della viabilità interna come infrastruttura da realizzare prima del ponte. Lombardo sostiene che "le imprese con sede legale fuori dall'isola, ma che operano
con propri stabilimenti in Sicilia, devono pagare la quota
parte spettante delle loro imposte alla Regione Siciliana". La Finocchiaro propone "un'agenzia per lo sviluppo che stimoli la nascita di nuove imprese e ne favorisca il consolidamento".




11 aprile 2008

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