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SPECIALE ELEZIONI 2008
Veltroni: «Se vinco 12 proposte di legge al primo Cdm»
di Nicoletta Cottone

In caso di vittoria 12 proposte di legge da varare al primo Consiglio dei ministri: coincideranno con le 12 idee traino del programma targato Veltroni. L'annuncio arriva dal leader del Pd Walter Veltroni che ha detto di aver dato l'incarico ai gruppi parlamentari di scrivere le 12 proposte di legge che in caso di vittoria del Pd diventeranno in breve leggi dello Stato.

Veltroni in visita a Barletta ha ribadito che il Pd propone una stagione nuova, mentre il Pdl ripropone qualcosa di già visto. «Gli ultimi - ha detto - sono stati 15 anni di luci e ombre, ma anni duri, tanto che i dati sulla crescita lo segnalano. Questo governo ha fatto meglio di altri, ma dal 2000 gli stipendi sono gli stessi e il costo della vita è aumentato, perché il Paese è fermo. Noi proponiamo di farlo tornare a correre». Veltroni ha puntato i riflettori sulla situazione economica del Paese, alla luce degli ultimi dati sulla crescita forniti dalla Commissione europea. «Da tanti anni il Paese è fermo a causa dei conservatorismi - sostiene il candidato premier del Pd - ma può crescere molto di più se si libera dai chiodi che lo tengono legato al passato».

Le cose fondamentali da fare per il Mezzogiorno sono tre: infrastrutture, legalità,
università. Secondo Veltroni per il futuro occorre dare ai ragazzi università qualificate, mentre ul fronte della legalità è indispensabile tutelare il lavoro di commercianti e imprenditori, mentre le infrastrutture vanno potenziate per consentire di diffondere più facilmente le merci prodotte. «E poi - ha proseguito - ci sono tante cose da fare a livello nazionale in particolare sul fisco e a sostegno delle donne che lavorano». Secondo Veltroni, sono indispensabili interventi «a sostegno delle donne meridionali che devono poter lavorare senza rinunciare» alla famiglia.

Sull'uscita di De Mita dal partito, ma senza nominarlo, il leader del Pd sottolinea che «qualcuno ci ha detto che in questo modo perderemo dei voti, ma non m'importa nulla: ci sono cose che sono giuste e che bisogna fare, bisogna imboccare la strada del cambiamento e dell'innovazione, questa è la volta giusta, vogliamo cambiare pagina». Poi ha ricordato che ci sono persone che nobilitano la politica, che hanno il senso della misura e che hanno deciso di continuare a dare un contributo alla vita politica senza candidarsi. «Mi riferisco a Prodi, Amato, Violante, Visco, Pinza, Mattarella, che hanno deciso di lasciare spazio ai più giovani». Dopo 45 anni in una istituzione si può lasciare spazio ad altri, sottolinea il leader del Pd. «Mi preoccupa e mi rattrista quando si dice che si può stare in un partito solo se si è candidati, ci si può stare per le idee e per i valori».




21 febbraio 2008

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