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SPECIALE ELEZIONI 2008
Veltroni: «Centomila nuovi alloggi con un piano di edilizia popolare da 3 miliardi»
di Nicoletta Cottone

Tre miliardi di euro per un grande piano di edilizia popolare per la realizzazione di centomila nuovi alloggi. È una delle proposte del Pd per il rilancio dell'edilizia popolare, illustrata all'Associazione dei costruttori edili dal candidato premier del Pd, Walter Veltroni. Sul fronte degli affitti è previsto un piano per aiutare le famiglie tramite un sostegno fiscale, accompagnato da un inasprimento della lotta agli affitti in nero. In particolare è previsto l'aumento della detraibilità ai fini Irpef dei canoni di locazione regolarmente registrati (19% dell'ammontare corrisposto al proprietario, fino al tetto di 2mila euro) e una tassazione separata del reddito da locazione all'aliquota sostitutiva del 20 per cento. Aumenta, poi, da 4mila a 6mila euro la detraibilità ai fini Irpef delle rate del mutuo prima casa. Viene incrementato di 30 milioni di euro l'anno dal 2009 al 2011 il Fondo di solidarietà per i mutui prima casa. Per il leader del Pd anche i campus universitari possono essere realizzati a costo zero, mettendo a disposizione le aree e garantendo affitti calmierati. Previsto anche un piano di dismissioni del patrimonio immobiliare dello Stato, l'individuazione di «una serie di grandi opere di interesse pubblico con scadenza fissata per legge», e la garanzia di una giustizia con tempi rapidi e che assicuri la certezza della pena.

Ai costruttori propone un fisco amico, un nuovo modello di concertazione, definito con una metafora calcistica «a squadra corta», crescita, sviluppo, occupazione e sicurezza sul lavoro. Largo anche a infrastrutture, compreso il potenziamento delle ferrovie, accompagnato da un patto per «rivedere insieme» il pacchetto di opere e infrastrutture da realizzare, in tempi certi e con la messa al bando della «arbitrarietà». Aiuti alla crescita, poi, ma con «la testa sulle spalle, perché abbiamo un debito altissimo e una spesa pubblica elevata». Infine, una nuova concezione del ruolo della politica, che deve sì «regolare e decidere, ma non gestire».

Per il leader del Pd c'è la necessità di «andare all'attacco delle condizioni che impediscono la crescita del Paese, prima tra tutte l'instabilità politica». Per questo, Veltroni lancia un appello contro l'astensionismo, «perché solo con il voto si decide». E a chi sceglie di non decidere, dice di non lamentarsi dopo se le cose vanno male. Per far tornare a far crescere il Pil si deve puntare sulle Pmi e sulla grande arma del turismo, altrimenti «il sorpasso del resto d'Europa rischia di divenire strutturale». Un cambiamento radicale per il quale non basta un anno, ma «sin dai primi provvedimenti si dovrà vedere l'idea di una società più veloce».

Il piano salute. Il leader del Pd ha anche presentato il programma del partito per la salute. «La nostra idea é la creazione di un fondo odontoiatrico, promosso dal pubblico e con il contributo volontario dei cittadini» per calmierare i prezzi del dentista. Il contributo annuo base richiesto a ogni iscritto sarebbe di 170 euro per iscritto e darebbe diritto a un rimborso del 50% del costo delle cure dentarie, con un massimale di rimborso pari a 500 euro annui a persona.

Sì anche alla piena attuazione della legge che sancisce il diritto dei cittadini ad essere assistiti dal Servizio sanitario nazionale entro 72 ore dalla richiesta, per tutte le patologie urgenti che non richiedono, però, il ricorso al pronto soccorso, o il ricovero immediato. Per Veltroni, poi, si devono equilibrare le liste d'attesa tra attività intramoenia e attività pubblica. «Se un medico fa 10 visite privatamente – spiega – ne deve fare 10 anche nel pubblico».

Nuove regole anche per la scelta dei vertici di Asl e ospedali, fuori dall'orbita della politica. «Regole chiare, curricula pubblici, bandi trasparenti, documentazioni pubblicate anche su Internet. La politica sceglie il ministro, il sottosegretario, l'assessore alla sanità, ma non i primari». La qualità dei servizi offerti saranno poi giudicati dagli utenti che li classificheranno con il loro voto e che sarà determinante per premiare il merito e chi dimostra di lavorare meglio «puntando così - afferma il leader del Pd - a individuare e combattere gli sprechi». Escluse modifiche alla legge 180, la Basaglia, sulla salute mentale.




1 aprile 2008

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