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| SPECIALE ELEZIONI 2008 | |
| Veltroni: «Buoni spesa per 3 milioni di famiglie»
di Nicoletta Cottone
Un buono spesa di 600 euro per le famiglie a basso reddito. È una delle misure a sostegno delle famiglie comprese nel programma del Pd, presentate da Walter Veltroni. Contro il caro prezzi dal 1° luglio 2008, in caso di vittoria del Pd, arriva un buono spesa annuale per 3 milioni di famiglie, che ammonterebbe a 600 euro per un nucleo con due figli a carico e un reddito non superiore a 18 mila euro. L'entità del buono e la soglia di reddito varieranno in base al numero delle persone che compongono il nucleo familiare. Per una persona sola con un reddito di 7.500 euro, il buono sarà di 250 euro; per due persone con un reddito di 11.500 euro il buono sarà di 390 euro; per due persone con un figlio a carico e con un reddito intorno a 15 mila euro il buono sarà di 500 euro. E il reddito non sarà l'unico parametro considerato: si farà riferimento anche alla condizione equivalente ossia al parametro Isee che le famiglie già usano per la richiesta di tariffe agevolate per gli asili nido o i servizi di assistenza.
«Il buono - ha spiegato il candidato premier del Pd - potrà essere utilizzato con i negozi convenzionati, grazie a un accordo con le associazioni di categoria. I negozi convenzionati si impegnano a dare un ulteriore sconto del 5-10 per cento». Il buono sarà diviso in 12 tranche mensili che le famiglie riceveranno a casa dopo una domanda da presentare all'Inps con un modulo molto semplice. Dopo 15 giorni lavorativi arriverà il primo buono spesa annuale.
Costo dell'operazione è, secondo i calcoli del Pd, di 1,4 miliardi di euro. L'iniziativa rientra nelle azioni a sostegno degli incapienti (che sono i cittadini che non pagano tasse avendo un reddito inferiore alla soglia minima) inserito nel disegno di legge sul fisco già redatto dal Pd, per le quali è stata già individuata una copertura finanziaria. Si tratta di una misura, è stato spiegato, che fa parte dei due pilastri della politica economica del Pd: far riprendere la crescita dell'economia nazionale e ridurre le disuguaglianze. «Questa - ha commentato l'esperto fiscale Stefano Fassina - è la risposta a una emergenza specifica, il caro prezzi a cui si accompagneranno delle misure strutturali di liberalizzazioni che renderanno più efficiente il mercato e abbasseranno i prezzi». | |
| 2 aprile 2008 | |
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