|
|
Condividi su: |vota su | | 
|
| SPECIALE ELEZIONI 2008 | |
| Veltroni attacca il Cavaliere
Affondo di Veltroni sulle pecche del Cavaliere. Intervistato a Tv7, il segretario del Pd scorda per un momento l'impegno di non attaccare Berlusconi e spara a zero sull'esperienza di governo del Cavaliere. «Le immagini della "monnezza" di Napoli e quelle di chi faceva le corna ai vertici internazionali hanno rappresentato un'idea dell'Italia come inefficiente e goliardica, esattamente quello che non é». Che il governo Berlusconi sia durato cinque anni non é un merito, poi, ma semmai «un'aggravante perché in cinque anni non é riuscito a ridurre la spesa pubblica e a risanare i conti».
Il programma del Pd? Non somiglia a quello del centrodestra. «Nel nostro c'è il compenso minimo legale per i ragazzi precari, perché non è possibile che dei ragazzi vivano con 400-500 euro al mese. Ci sono gli asili nido, sulle tasse c'è una certa differenza tra la lotta all'evasione e i condoni. Per anni abbiamo vissuto nel Paese dei condoni, adesso si sta ritornando a una situazione più fisiologica». Sì a un faccia a faccia in tv con Silvio Berlusconi. «Se lei ritiene - dice Veltroni rispondendo al direttore del Tg1 Gianni Riotta - sono a sua disposizione. Ma bisogna essere d'accordo in due».
Critiche anche alla lista di Giuliano Ferrara. «Ferrara fa una cosa che gli assomiglia dal punto di vista della sua creatività e anche delle sue provocazioni intellettuali». E gli rimprovera di essersi contaminato con «il teatrino politico delle alleanze» finendo con il togliere fascino alla sua iniziativa. È poi sferzante con i Socialisti di Boselli per la mancata alleanza elettorali: gli rimprovera di avere rifiutato di entrare nelle liste del Pd e di essere poi andati a chiedere ospitalità alla Sinistra arcobaleno e all'Udc. Poi attacca la politica dei veti dei piccoli partiti e dice che «la dittatura delle minoranze deve finire, e grazie al Pd questa storia è finita». Dopo anni di «coalizioni contro» la scelta del Partito democratico è netta: «chi vincerá avrá un gruppo parlamentare, un programma, un leader». Segnala che i sondaggi «dicono che da settembre a oggi abbiamo recuperato 13 punti percentuali. È una cifra enorme, adesso dobbiamo andare avanti e continuare ad avere fiducia».
Sul fronte delle candidature annuncia quella di Veronesi, capolista al Senato in Lombardia. «Come vedete l'età non c'entra», dice riferendosi alla polemica sollevata da Ciriaco De Mita. Fa sapere che parte della squadra di governo sarà annunciata prima del 13 aprile. Replica a Bertinotti, premier della Sinistra arcobaleno, che aveva commentato l'annuncio delle due candidature dicendo che «uno dei due è di troppo», dicendo che non c'è nessuna contraddizione nell'avere in lista sia l'operaio scampato al rogo della ThyssenKrupp, sia l'imprenditore Matteo Colaninno. «Può una persona ragionevole sostenere che se si porta un operaio in lista non si può portare un imprenditore? Siamo ancora in quel mondo lì?». Aggiunge che «nelle liste al Senato ci sarà anche il professor Pietro Ichino, che ha detto cose coraggiose, a volte difficili, e che sta a pieno titolo nel solco del riformismo».
È inorgoglito del fatto che un sondaggio commissionato da Famiglia cristiana risulti che fra i cattolici Veltroni gode di maggior gradimento rispetto a Berlusconi o Casini. Per Veltroni é crollata la cortina di ferro che distingueva gli italiani come fossero due tribù: «adesso gli italiani valutano i programmi e la credibilità delle candidature, come con Schengen, ci sono frontiere aperte fra gli schieramenti".
Per la televisione pubblica Veltroni chiede un cambio di marcia. «La Rai è sempre stato laboratorio di contraddizioni e soffre di una capacità di decidere». Proprio sul piccolo schermo non è mancato uno scambio di battute fra Veltroni e il direttore del Tg1 Gianni Riotta. «Gli italiani non sono – ha detto Veltroni – sempre con il telecomando in mano». Riotta lo interrompe. «Speriamo però che almeno qualcuno guardi Tv7 e il Tg1». E «lo dice a me? Io sono un televisionomane». (N.Co.) | |
| 22 febbraio 2008 | |
|